Si avvicina il primo febbraio 2012, data in cui verranno sanzionate le infrazioni in materia di pagamenti in contanti per cifre superiori ai 1000 euro, così come disposto dall’articolo 12 del decreto legge 201 2011. La norma entrata in vigore con il varo del decreto, quindi dal 6 dicembre 2011,ma al fine di permettere ad istituti di credito e consumatori di adeguarsi, è stato deciso di aspettare circa un mese e mezzo prima di applicare per intero il disposto legislativo.
NON SOLO CONTANTI MA ANCHE ASSEGNI BANCARI NON TRASFERIBILI
In sostanza divieto all’utilizzo di contanti per somme superiori a mille euro, ma anche divieto di emissione di assegni bancari e circolari privi della clausola di non trasferibilità e senza l’indicazione del beneficiario.
LIMITE PAGAMENTO IN CONTANTI: COSA SI RISCHIA IN CASO DI VIOLAZIONE
Per quanto riguarda l’uso del contante il limite è fissato alla soglia dei 999 euro, e per importi superiori occorrerà invece utilizzare i canali postali, bancari o di moneta elettronica. Chi non osserva tale disposizioni andrà incontro ad una sanzione amministrativa che va dall’1 al 40 per cento dell’importo trasferito, se questo è compreso tra 1000 e 50 mila euro, mentre la sanzione sarà dal 5 al 40 per cento se l’importo oggetto dell’infrazione è superiore ai 50 mila euro.
Per gli assegni bancari o postali che superano il limite dei 999 euro sarà d’ora in avanti obbligatorio indicare il beneficiario ed apporre la clausola di non trasferibilità.
Per quanto concerne le disposizioni in merito ai libretti al portatore, chi non si adegua alle disposizioni sarà sanzionato con una sanzione amministrativa che va dal 10 al 20 per cento del saldo se compreso tra 1000 e 50 mila euro e con una sanzione che va dal 15 al 30 per cento del saldo se l’infrazione commessa supera i 50 mila euro.
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Limite pagamento in contanti: disposizioni del Decreto Salva Italia