Pagamenti in contanti con limiti diversi per gli stranieri che fanno acquisti in Italia grazie ad un articolo inserito nel maxi emendamento al DL competitività in discussione alla Camera.
Pagamenti contanti stranieri: le novità nel DL competitività
Secondo la nuova disposizione, le persone fisiche con cittadinanza e residenza in uno dei Paesi Ue o dello Spazio economico europeo ( è il caso di Islanda, Liechtenstein e Norvegia) possono applicare in Italia il limite al contante in vigore nel proprio Paese per gli acquisti presso esercizi di commercio al minuto, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, per prestazioni di trasporto persone, prestazioni alberghiere.
Se fino ad oggi era stato stabilito come tetto al pagamento in contanti per gli stranieri quello di 15mila euro massimo, ora questi potranno tenere in considerazione il limite all’uso di denaro contante in vigore nel proprio paese di origine, quando fanno acquisti nei negozi o cenano al ristorante. Così i turisti spagnoli in Italia potranno usare contanti per acquisti fino a 2.500, 3mila per i francesi, 1500 euro per i greci. “È una misura che va nella giusta direzione” – commentano da Confcommercio – “perché consente alle imprese di operare con maggiore concorrenzialità. Occorre però evitare di creare confusione tra gli operatori che dovranno essere adeguatamente informati sui limiti vigenti negli altri Paesi europei”. La novità per i pagamenti in contanti per gli stranieri, prevede in sostanza che il negoziante dovrà accettare il pagamento con denaro contante anche per importi superiori ai 15mila euro (limite finora in uso nel nostro paese), a seconda del limite in vigore nel paese di provenienza del turista straniero, sempre a patto di conoscere questi limiti. Il limite all’uso di denaro contante è previsto nell’ottica di rafforzare la lotta all’evasione fiscale e la novità prevista in sede di conversione del DL competitività avrebbe come scopo anche, secondo quanto riportato dal relatore Giuseppe Marinello, presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama, un aiuto per investire in Italia, “un vero sprone a investire in Italia” dice Marinello.