Pagamento imposte: nessun limite all’utilizzo del contante

Per il pagamento delle imposte nessun limite all'utilizzo del contante, la novità prevista nel DL 193/2016. Vediamo quali sono i limiti.
8 anni fa
1 minuto di lettura
F24

Per il pagamento delle imposte nessun limite all’utilizzo del contante. La novità prevista nel DL 193/2016 nell’art. 7-quater, riguarda la possibilità per i privati di pagare le imposte con l’F24 cartaceo anche in caso di operazione che superano i 1.000 euro, sempre per quando non sono presenti compensazioni.

Per i soggetti titolari di partita IVA resta invariato l’obbligo di usare i canali telematici.

Pagamento imposte con contante: la normativa non è chiara

La norma non chiarisce, la possibilità di pagare in contanti l’F24 cartaceo di importo superiore a 2.999,99 (la soglia del limite del contante).


Si ricorda che la legge di Stabilità 2016 ha elevato il limite di contanti da 1.000 a 3.000 euro, dal 1° gennaio 2016.
Mettendo insieme le due disposizioni normative si evidenzia la seguente situazione:

Pagamento in contanti

  • F24 cartacei per importi sotto i 1.000 euro, possibile dal 3 dicembre 2016;
  • F24 cartacei per importi superiori a 1.000 euro e fino a 3.000 euro, possibile dal 3 dicembre 2016;
  • F24 cartacei per importi superiori a 3.000 euro, la norma in questo caso non è chiara.

Leggi anche:

IMU e TASI: le aliquote da applicare, ecco tutte le risposte

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Escapologo fiscale è come dicono le Iene o è una bufala?

Articolo seguente

Tre Italia e Wind, offerte e promozioni Natale 2016: iPhone 7 o iPhone 7 Plus incluso, chiamate illimitate e internet