Mandare un figlio all’Università spaventa molti genitori a causa dell’ammontare delle tasse universitarie e sono tanti quelli che iniziano a fasciarsi la testa ancora prima di sapere che ci sono diversi modi di garantire una continuità agli studi dei propri figli senza doversi per forza indebitare.
I modi per riuscire a pagare meno tasse universitarie sono essenzialmente tre: sfruttare gli sgravi fiscali, ottenere borse di studio e approfittare delle agevolazioni previste dalle fasce di reddito dell’Isee.
Vediamo, quindi, nello specifico, come riuscire a pagare meno tasse universitarie con uno di questi modi.
Come pagare meno tasse universitarie con l’Isee
Come abbiamo detto uno dei metodi per pagare meno tasse universitarie è quello di sfruttare la fascia di reddito cui si appartiene presentando il modello Isee università: con un Isee uguale o inferiore a 13mila euro, infatti, lo studente è esonerato dal pagamento delle tasse universitarie. L’isee va calcolato in base al reddito di tutti i componenti del nucleo familiare anche non conviventi con lo studente (ad esempio se lo studente vive solo nel suo nucleo familiare andranno conteggiati anche i redditi del padre e della madre). Ricordarsi di consegnare il modello Isee Università entro i tempi stabiliti per poter fruire del risparmio altrimenti verrà applicata l’aliquota massima.
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Pagare meno tasse con le borse di studio
Anche se in questo caso non si tratta di pagare meno tasse ma di ricevere un contributo è pur sempre un modo di risparmiare poiché si coprono le spese da sostenere.
Le borse di studio che uno studente può ottenere sono di due tipi: quelle ottenibili attraverso bando di concorso e quelle erogate dalle Regioni e finanziate dal Ministero.
Le borse di studio mirano ad agevolare le fasce meno abbienti ma per riceverle bisogna partecipare ad un concorso che si basa sul merito dello studente che la richiede e sulla sua condizione economica.
Pagare meno tasse con lo sgravio fiscale
L’ultimo modo di pagare meno tasse universitarie è quello dello sgravio fiscale: rimborso delle tasse e la riduzione delle tasse ma vediamo in quali casi.
E’ possibile ottenere il rimborso delle tasse universitarie per merito o per reddito: chi si laurea con il massimo dei voti senza andare fuori corso e ha un Isee nel limite stabilito dall’ateneo può chiedere il rimborso delle tasse universitarie versate nell’ultimo anno e il rimborso totale dell’iscrizione.
Chi, invece, ha un Isee inferiore a quello stabilito dall’ateneo e ha acquisito almeno l’80% dei crediti con una media di 27/30 ha diritto a pagare solo il 50% dei contributi dell’iscrizione universitaria.
Se più membri dello stesso nucleo familiare, poi, frequentano la stessa università si ha diritto alla riduzione delle tasse universitarie.
Vi è la possibilità di riduzione delle tasse universitarie anche per disabilità, per handicap o invalidità superiore al 66% c’è l’esonero completo. Per invalidità inferiore a tale percentuale si può, invece, inoltrare la domanda per pagare meno tasse.
Anche gli studenti lavoratori hanno la possibilità di pagare meno tasse universitarie: per chi studia e lavora, infatti, è prevista una riduzione del 30% delle tasse universitarie e dei contributi per il primo anno. Per ottenere la riduzione negli anni successivi si deve aver ottenuto, nell’anno precedente, almeno 20 crediti.
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