Come difendere i pannelli fotovoltaici dagli eventi estremi degli ultimi giorni? Soltanto nelle 24 ore tra il 21 e il 22 luglio si sono abbattute 46 grandinate violentissime tra Emilia Romagna e Lombardia. Le foto hanno fatto il giro del web: chicchi grandi come palle da tennis hanno provocato enormi danni alle colture, alle strutture agricole e alle serre, oltre ai tanti tetti scoperchiati, industriali e non solo. Molti sono popolati da pannelli fotovoltaici, investimenti costosi e pensati per risparmiare e ridurre l’impatto ambientale.
Ma qual è l’impatto che possono sopportare i pannelli fotovoltaici? Come fare per difenderli da questi eventi estremi che saranno sempre più diffusi?
La resistenza dei pannelli fotovoltaici
L’Amministratore Delegato di Elmec Solar, azienda certificata che si occupa di progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, Alessandro Villa, intervistato da Il Sole 24 Ore, spiega qual è la resistenza di un pannello ben fatto. Oltre alle protezioni con vetro temperato da 3,2 millimetri, presenta due strati di EVA, mentre la parte posteriore è protetta da un film plastico particolarmente resistente. I test di laboratorio prevedono un bombardamento da parte di sfere di ghiaccio di 25 millimetri a una velocità di 80 km/h.
Si tratta di simulazioni di grandinate importanti, ma la tropicalizzazione del nostro paese e l’emergenza climatica ha portato a fenomeni che presentano chicchi della grandezza di una palla da tennis che piombano alla velocità di 120 km/h, il peso può sfiorare quello di un chilogrammo. Alessandro Villa sottolinea come un pannello colpito da queste grandinate può essere ancora funzionante, ma sicuramente perde in efficacia e dunque si è costretti alla sostituzione.
Pannelli fotovoltaici, come difenderli dalla grandine gigante
La soluzione migliore per difendersi da questi fenomeni metereologici estremi è quella di stipulare una polizza assicurativa. Ne esistono di vario genere, pensate sia per le aziende che per i privati cittadini. Il funzionamento è per certi versi ‘classico’: il prezzo varia a seconda della copertura da danni e rischi che si richiede, a partire dall’area geografica (le zone sismiche, per fare un esempio), in base alle dimensioni e alla potenza dell’impianto fotovoltaico. Un’assicurazione può costare circa 80 euro all’anno per ogni kWh sviluppato. Per essere riconosciuto come fenomeno estremo e dunque dare la possibilità di accedere al risarcimento, il danno deve essere stato particolarmente importante e l’evento deve aver colpito molti soggetti all’interno della medesima zona e aver lasciato una traccia visibile e riscontrabile.
Altri suggerimenti sono i seguenti.
1. Installazione di una rete antigrandine. Si tratta di coperture apposte sui pannelli fotovoltaici in grado di deviare le traiettorie della grandine. Vanno accoppiate ad altri tipi di protezione, come i supporti per l’assorbimento degli urti.
2. Acquistare pannelli resistenti alla grandine. Fondamentali sono i rivestimenti spessi di vetro temperato e l’utilizzazione di materiali come il silicio monocristallino e policristallino.
3. Posizionare in maniera corretta i pannelli. Fondamentale è l’installazione con angolo molto accentuato e ripido, perché più facilmente può deviare l’impatto di una tempesta di grandine, e, qualora si conosca la traiettoria consueta, il posizionamento in un’altra direzione.
In sintesi…
1. La salvaguardia dei pannelli fotovoltaici è decisiva in un momento in cui i fenomeni estremi, come le tempeste di grandine, sono in forte aumento a causa della tropicalizzazione e dei cambiamenti climatici.
2. Il suggerimento fondamentale per la difesa del proprio impianto è quello di stipulare una polizza assicurativa.
3. Altri consigli riguardano l’acquisto di pannelli particolarmente resistenti alle grandinate, grazie alla presenza di vetri temperati particolarmente spessi, l’installazione di reti antigrandine con sistemi di assorbimento degli urti, e il posizionamento corretto.