Le energie rinnovabili, piaccia o no, sono il futuro: sarà sempre più necessario nel tempo utilizzarle per ridurre e sostituire l’energia che proviene da fonti non rinnovabili come i ‘famigerati’ combustibili fossili. I pannelli fotovoltaici rappresentano uno dei sistemi più performanti e in voga per produrre energia pulita e rinnovabile. Il loro funzionamento è semplice. Mediante l’utilizzazione di particolari pannelli in silicio, i fotoni della luce colpendo la superficie liberano elettroni che vanno così a produrre corrente elettrica continua.
Eppure, qualcosa sta cambiando. Esistono pannelli fotovoltaici che producono energia anche senza la necessità dell’esposizione diretta alla luce del sole. Ma com’è possibile? Quali sono le caratteristiche di questi impianti?
Perché rinunciare all’installazione?
Quando si tratta di installare pannelli fotovoltaici, è sempre utile consultare una guida su tipologie e differenze, ma il dubbio maggiore e che rende molti titubanti sull’acquisto riguarda proprio l’esposizione al sole. La maggior parte delle persone rinuncia all’installazione di un impianto sul tetto, proprio perché ritiene di non disporre di parti del tetto abbastanza soleggiate. I parametri per valutate l’efficienza dei pannelli fotovoltaici sono innumerevoli, ma se la domanda che ci si pone è se possono funzionare e produrre energia anche senza troppa luce diretta del sole, allora la risposta non può che essere sì. Ma in che modo?
Pannelli fotovoltaici, energia senza luce diretta: quali sono e come funzionano
Partiamo da un presupposto: i pannelli fotovoltaici hanno bisogno sì della luce del sole, ma non necessariamente deve essere diretta. È ovvio che grazie a un’esposizione maggiore alla luce diretta del sole, i pannelli daranno il loro massimo rendimento e funzioneranno alla massima potenza, fornendo il massimo dell’energia che viene supportata.
Sono due i sistemi più innovativi e che permettono l’utilizzazione e la produzione di energia anche senza l’esposizione alla luce diretta del sole.
1. Moduli fotovoltaici a rete. Si tratta dei più diffusi e consentono il mantenimento per lungo tempo dell’autoconsumo, in più danno la possibilità in caso di necessità di attingere alla rete di approvvigionamento nazionale. Lo stesso vale qualora l’energia prodotta sia in sovrappiù, potrà infatti essere rivenduta al GSE, il Gestore dei Servizi Energetici.
2. Moduli fotovoltaici a isola. A differenza di quelli a rete, si tratta di impianti del tutto indipendenti dalla rete di approvvigionamento nazionale. In questo caso, ovviamente, l’energia eventualmente prodotta in più non potrà essere rivenduta.
Si tratta di soluzioni che possono ridurre notevolmente l’impatto delle bollette della luce: pur non possedendo un’abitazione indipendente, si calcola che con il fotovoltaico da balcone si può risparmiare fino al 20%.
In sintesi…
1. La tecnologia dei pannelli fotovoltaici è sempre in evoluzione, del resto il futuro sarà delle energie rinnovabili in vista della riduzione dell’utilizzazione dei combustibili fossili.
2. Il massimo rendimento di un impianto fotovoltaico si ha ovviamente con l’esposizione diretta i raggi del sole, eppure esistono pannelli che presentano un ottimo rendimento anche con una minore esposizione.
3. Fondamentale è la bravura dell’installatore, che deve studiare al meglio le condizioni ambientali e orientare in maniera ideale i pannelli fotovoltaici.
4. Decisiva poi è la manutenzione dell’impianto: una perfetta pulizia dei moduli permette un rendimento più elevato.