Paradisi fiscali 2024, la classifica per risparmiare sulle tasse

Ecco la classifica con la top 10 dei paradisi fiscali 2024. I luoghi dove si può risparmiare di più sulle tasse.
6 mesi fa
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paradisi fiscali

Trasferire la propria fortuna economica o aprire attività con sedi legali altrove, ecco quelli che sono considerati i paradisi fiscali 2024, ossia i luoghi dove al momento la pressione del fisco, e quindi delle tasse, è molto più bassa che in Italia. La classifica ci arriva dagli esperti di Tax Justice Network, i quali hanno stilato una vera e propria top 10 con tanto di punteggio.

In questi posti si risparmia

Prima di scoprire quali sono i paradisi fiscali 2024, vediamo di capire cosa si intende con questa espressione.

In realtà la definizione è abbastanza intuitiva da comprendere e si riferisce appunto a Paesi che adottano un sistema fiscale più conveniente per i risparmiatori. Parliamo ad esempio di aliquote fiscali molto basse o addirittura inesistenti, oppure leggi molto elastiche per chi vuole aprire una nuova impresa, aiutando quindi nella creazione di nuove società. Altro aspetto importante dei paradisi fiscali però è la loro riservatezza, non solo per quanto riguarda il segreto bancario atto a tutelare e proteggere l’identità dei titolari dei conti, ma anche la poca collaborazione con le autorità fiscali straniere.

Questi Paesi infatti non sono tenuti a condividere le informazioni, ad esempio, del conto o dell’impresa aperta sul loro territorio da un italiano con l’Italia. Ciò detto, andiamo quindi a vedere quindi la top ten secondo Tax Justice Network, network indipendente specializzato nella ricerca, analisi e tutela della regolamentazione fiscale in tutto il mondo:

  • 1 Stati Uniti 1.951
  • 2 Svizzera 1.167
  • 3 Singapore 1.167
  • 4 Hong Kong 927
  • 5 Lussemburgo 804
  • 6 Giappone 765
  • 7 Germania 681
  • 8 Emirati Arabi Uniti 648
  • 9 Isole Vergini Britanniche 621
  • 10 Guernsey 610

Paradisi fiscali 2024, la top ten

Troviamo quindi gli Stati Uniti al primo posto di questa particolare classifica dedicata alla top 10 dei paradisi fiscali 2024. Gli analisti hanno però preso in esame anche il livello di segretezza, quella componente tutt’altro che trascurabile di cui parlavamo prima. Secondo questo parametro al primo posto troviamo invece gli Emirati Arabi Uniti che raggiungono un punteggio di 79 su 100, mentre con 71 punti troviamo Guernsey e le Isole Vergini Britanniche.

70 punti invece per la Svizzera, mentre la prima classificata, l’America, in questo caso ottenne solo 67 punti. A fare peggio di tutte c’è invece Lussemburgo che ottiene 55 punti.

La classifica offerta dagli esperti, oltre a prendere in questione il livello di segretezza, determina il punteggio combinando i vari servizi finanziari offerti ai residenti di altri Paesi. Insomma, la tassazione molto ridotta si rivela essere un fattore determinante per molti stranieri che decidono quindi di investire i propri risparmi in quel determinato Paese. Tali stati infatti garantiscono un prelievo fiscale basso o nullo in termini di imposta sui redditi e si rivelano essere un’attrattiva determinante, un po’ come Portogallo e San Marino per i pensionati italiani che vogliono godersi la pensione in uno Stato con tasse decisamente più leggere.

I punti chiave…

  • Stati Uniti, Svizzera e Singapore occupano il podio dei paradisi fiscali 2024;
  • aliquote e imposte sui redditi ridotte al minimo fanno sì che tali Stati siano preferiti anche dagli italiani;
  • a giocare un ruolo cruciale anche la segretezza promessa a tutela dei titolari.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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