Anche Mediaset trasloca in Olanda. La terra dei tulipani sembra ormai diventata l’eldorado delle holding europee e non solo. Il trasferimento, del gruppo televisivo italiano sta quindi per lasciare il Belpaese.
Tutte le attività operative, i canali Tv, le radio, ecc. resteranno in Italia, ma la testa finanziaria del gruppo, quella che distribuisce utili agli azionisti, cambierà sede e denominazione sociale. Lo scopo? Pagare meno tasse sugli utili.
Le Tv di Mediaset migrano in Olanda
La decisione della famiglia Berlusconi di traslocare oltre confine era già nota da tempo, ma ora si concretizza.
Aziende che producono e vendono in Italia, ma poi pagano le tasse all’estero. Dall’Olanda al Lussemburgo, passando per l’Irlanda e altre mete a fiscalità privilegiata: basta aprire una sede legale oltre confine e il gioco è fatto.
Ma perché proprio l’Olanda? La terra dei tulipani non è un paradiso fiscale, anzi la pressione del fisco è generalmente più elevata che in Italia. Tuttavia la legislazione olandese riserva alle holding una corsia preferenziale, nota sin dal ‘600. Dividendi e capital gain che affluiscono dalle controllate estere non concorrono all’imponibile. In pratica, gli azionisti domiciliati in Olanda non pagano tasse sugli utili, mentre in Italia sì.
Utili in Italia e tasse all’estero
Ma al di là dell’operazione messa in piedi da Mediaset, viene da domandarsi se la lotta all’evasione fiscale tanto reclamizzata dal governo abbia veramente senso in questo contesto.
I contribuenti devono pagare ogni anno il bollo per il canone TV, imposta che viene trattenuta direttamente sulla bolletta della luce. Una tassa che non si capisce bene a cosa serva, visto che gli operatori televisivi se ne vanno all’estero dove le tasse non si pagano.
Ci si domanda se tutto ciò sia giusto e per quale motivo è tollerato, non solo dallo Stato italiano, ma anche dall’Unione Europea. In Olanda, infatti, sono presenti decine di migliaia di aziende internazionali che non pagano tasse sugli utili.