Il paradiso dei pensionati in cui si pagano solo 28 euro di bollo auto l’anno

Si tratta di una nazione in cui si stanno trasferendo moltissimi pensionati italiani, considerata la più leggera tassazione sulle pensioni e più in generale il meno caro costo della vita
1 anno fa
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bollo auto
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Pagare solo 28 euro di bollo auto all’anno. Sembrerebbe un’utopia ma invece non lo è . Infatti, c’è un paese in cui molti pensionati italiani si stanno trasferendo non solo perchè la tassazione sulla pensione è meno gravosa ma anche perché il costo della vita è meno caro. Tra le spese che sono molto più basse rispetto a quelle che si pagano in Italia, c’è anche quella del bollo auto.

Vediamo nello specifico in quale parte del mondo è possibile pagare solo 28 euro di bollo auto.

Il bollo auto in Italia

Se in Italia c’è una tassa che è odiata dalla generalità dei contribuenti questa è sicuramente il bollo auto.

Infatti, sono molti coloro i quali hanno deciso di non pagare sperando nella prescrizione o in qualche condono fiscale. Sul condono fiscale, c’è da dire che rientra nella rottamazione-quater anche il bollo auto.

Sulla prescrizione, il bollo auto si prescrive trascorsi tre anni. Da conteggiare a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il bollo deve essere pagato. Dunque, passati tre anno il bollo non è più dovuto.

Nello specifico, l’art.5 del D.L. 953/1982 dispone che:

l’azione dell’Amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute dal 1 gennaio 1983 per effetto dell’iscrizione di veicoli o autoscafi nei pubblici registri e delle relative penalità si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Nello stesso termine si prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte.

A ogni modo, se non si paga, in assenza di prescrizione, le sanzioni bollo auto arrivano fino al 30%.

Il paradiso dei pensionati in cui si pagano solo 28 euro di bollo auto l’anno

C’è un paese in cui il bollo auto è molto meno caro rispetto a quanto si paga in Italia.

Stiamo parlando del Portogallo, nazione in cui si stanno trasferendo moltissimi pensionati italiani, considerata la più leggera tassazione in essere sulle pensioni e più in generale il meno caro costo della vita.

Rimanendo sul bollo auto, in Portogallo è denominato tassa unica di circolazione (IUC).

In particolare, sono previsti  regimi di imposizione sulle automobili private (e sui veicoli a uso promiscuo il cui peso lordo non superi i 2 500 kg) che variano molto a seconda della data di immatricolazione (Fonte portale Europa.EU).

Ad esempio, si consideri la stessa marca e lo stesso modello di veicolo, a benzina e con cilindrata di 1 400 cc. Con un’immatricolazione originaria in Portogallo tale veicolo deve pagare una tassa annuale che va da 28 euro a 32 euro (con immatricolazione prima o dopo ottobre 2007). Se il veicolo è stato invece originariamente immatricolato in un altro paese UE, ad esempio Italia  e importato in Portogallo il proprietario dovrà pagare una tassa di 50 euro cui si aggiunge un altro importo relativo al livello di emissioni di CO2.

In ogni caso, l’importo del bollo auto pagato in Portogallo è molto più basso di quanto normalmente si paga in Italia.

Riassumendo…

  • In Portogallo in alcuni casi si pagano solo 28 euro di bollo;
  • l’importo da pagare dipende dalla nazione originaria di immatricolazione del veicolo, dalla sua cilindrata e dalle sue emissioni inquinanti;
  • in ogni caso, il bollo pagato in Portogallo è sempre più basso di quello pagato in Italia.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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