In che cosa consiste la formula del part time prima della pensione e quali sono i vantaggi per i lavoratori over 63 anni e per il datore di lavoro? Anche se la Legge di Stabilità 2016 non ha dato molto spazio alla riforma delle pensioni, la possibilità di rendere l’uscita dal lavoro più flessibile non è ancora esclusa. Quali sono gli strumenti in mano ai lavoratori prossimi al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia? Part time agevolato over 63 anni: cosa prevede la Legge di Stabilità 2016 Il riferimento legislativo è al decreto di riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (dlgs 148/2015), introdotto dal Jobs Act.
Pensione anticipata con part time e nuove assunzioni: gli sgravi fiscali
Lo scopo di questa misura è favorire la staffetta generazionale nelle aziende. Per questo motivo concede ai lavoratori a non più di due anni dal ritiro, di optare per la flessibilità cumulando parte del trattamento previdenziale con il lavoro part time. L’articolo 41 del suddetto decreto è dedicato ai contratti di solidarietà espansiva. Per incentivare la staffetta generazionale, la legge prevede che, per ogni nuovo lavoratore assunto, il datore di lavoro abbia diritto ad un contributo triennale di importo decrescente. Nello specifico il bonus è pari al 15% della retribuzione lorda nel primo anno, al 10% nel secondo e al 5% nel terzo. Per i lavoratori anziani si tratta di una concreta possibilità di pensione anticipata, anche se graduale e parziale. Al tempo stesso per l’Inps l’operazione di staffetta generazionale ha dei costi ridotti perché è fissato un limite al cumulo di pensione e retribuzione pari alla somma corrispondente al trattamento retributivo perso al momento della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a part time. In altre parole chi opterà per il part time prima della pensione manterrà lo stesso reddito totale di quando lavorava full time solo che il 50% deriverà dallo stipendio e il restante 50 dalla pensione.