Contro il parassitismo, l’obiettivo primario del reddito di cittadinanza è quello di prevedere il reinserimento dei beneficiari nel mondo del lavoro. Sono contemplate anche attività in proprio? Assolutamente si. Facciamo chiarezza su questo punto.
Reddito di cittadinanza: incentivi extra per imprese e partite IVA
Abbiamo già visto che, per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro di chi percepisce il reddito di cittadinanza, la normativa prevede un bonus per imprese che assumono i beneficiari del sussidio sotto forma di agevolazione fiscale sul contratto per i primi anni.
Per scoprire di più sul bonus alle imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza leggi qui.
Sulla stessa linea il governo ha inteso incentivare anche il lavoro in proprio: tra i beneficiari del reddito di cittadinanza chi, entro dodici mesi, apre la partita IVA (sotto forma di ditta individuale o attività di impresa o libera professione) ha diritto ad un bonus extra corrispondente a sei mesi di rdc.
Chiaramente anche per il lavoratore autonomo, titolare di partita Iva, sono previsti obblighi da rispettare per non decadere dai benefici scaturiti dal reddito di cittadinanza; in particolare tramite la piattaforma legale occorrerà dare una pronta comunicazione all’Inps, entro un termine massimo di trenta giorni.
In questo modo si punta a fare in modo che il reddito di cittadinanza possa davvero rappresentare un sussidio di passaggio per persone e famiglie in difficoltà economica e non anche un reddito sul quale crogiolarsi. Questi bonus dunque vanno letti in concomitanza alle norme anti divano che il governo sta studiando e ai controlli che si effettueranno per evitare forme di abuso. Di Maio a tal proposito ha anche anticipato che tra i compiti dei navigator, tutor dei disoccupati in cerca di lavoro, ci sarà anche quello di verificare l’impegno effettivo nella ricerca del lavoro.
Soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno che rientrano nel perimetro territoriale del bonus resto al sud, questa ulteriore possibilità potrebbe rappresentare la spinta a mettersi in proprio aprendo la partita IVA.
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