Partita IVA e reddito di cittadinanza: soldi extra a chi si mette in proprio

Reddito di cittadinanza si perde se si apre la partita IVA? Ecco che cosa sapere e il bonus extra per chi si mette in prova anche se non accetta il lavoro da dipendente.
6 anni fa
1 minuto di lettura

Contro il parassitismo, l’obiettivo primario del reddito di cittadinanza è quello di prevedere il reinserimento dei beneficiari nel mondo del lavoro. Sono contemplate anche attività in proprio? Assolutamente si. Facciamo chiarezza su questo punto.

Reddito di cittadinanza: incentivi extra per imprese e partite IVA

Abbiamo già visto che, per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro di chi percepisce il reddito di cittadinanza, la normativa prevede un bonus per imprese che assumono i beneficiari del sussidio sotto forma di agevolazione fiscale sul contratto per i primi anni.

Per scoprire di più sul bonus alle imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza leggi qui.

Sulla stessa linea il governo ha inteso incentivare anche il lavoro in proprio: tra i beneficiari del reddito di cittadinanza chi, entro dodici mesi, apre la partita IVA (sotto forma di ditta individuale o attività di impresa o libera professione) ha diritto ad un bonus extra corrispondente a sei mesi di rdc.

Chiaramente anche per il lavoratore autonomo, titolare di partita Iva, sono previsti obblighi da rispettare per non decadere dai benefici scaturiti dal reddito di cittadinanza; in particolare tramite la piattaforma legale occorrerà dare una pronta comunicazione all’Inps, entro un termine massimo di trenta giorni.

In questo modo si punta a fare in modo che il reddito di cittadinanza possa davvero rappresentare un sussidio di passaggio per persone e famiglie in difficoltà economica e non anche un reddito sul quale crogiolarsi. Questi bonus dunque vanno letti in concomitanza alle norme anti divano che il governo sta studiando e ai controlli che si effettueranno per evitare forme di abuso. Di Maio a tal proposito ha anche anticipato che tra i compiti dei navigator, tutor dei disoccupati in cerca di lavoro, ci sarà anche quello di verificare l’impegno effettivo nella ricerca del lavoro.

Soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno che rientrano nel perimetro territoriale del bonus resto al sud, questa ulteriore possibilità potrebbe rappresentare la spinta a mettersi in proprio aprendo la partita IVA.

Leggi anche: Bonus Resto al Sud aumenta la platea di beneficiari: ecco chi può fare domanda

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Assunzioni San Carlo, Lavazza e Alpitour 2019: offerte lavoro per giovani da grandi colossi

congedo e ricovero legge 104
Articolo seguente

Congedo straordinario legge 104: effetti su pensione e visite fiscali