In Italia, la gestione della partita IVA rappresenta un elemento fondamentale per professionisti, freelance e imprese di ogni dimensione. Avere una partita IVA comporta obblighi contabili e fiscali che richiedono una gestione accurata e puntuale. Spesso, per evitare errori e garantire il rispetto delle normative, si ricorre all’aiuto di un commercialista.
Ma quanto costa effettivamente la gestione della partita IVA in Italia da parte di un professionista? In questo articolo esploreremo i vari aspetti dei costi legati a questa gestione, analizzando le differenze tra i vari regimi fiscali e le dimensioni delle attività.
Cosa significa gestire una partita IVA
Avere una partita IVA implica tenere una contabilità adeguata, preparare e inviare dichiarazioni fiscali, e spesso dover affrontare controlli e verifiche da parte delle autorità fiscali. I commercialisti sono professionisti che offrono servizi di consulenza e gestione contabile per aiutare i titolari di partita IVA a navigare attraverso questi obblighi. I loro servizi includono, ma non si limitano a:
- tenuta della contabilità ordinaria o semplificata
- redazione dei bilanci
- invio delle dichiarazioni dei redditi
- consulenza fiscale e tributaria
- assistenza in caso di controlli fiscali.
Partita IVA: costi per la gestione in regime forfettario
Il regime forfettario è uno dei regimi fiscali più utilizzati dai professionisti e dai freelance in Italia. Questo regime è caratterizzato da una semplificazione contabile che rende la gestione meno onerosa rispetto ad altri regimi fiscali. Tuttavia, anche in questo caso, molti scelgono di affidarsi a un commercialista per evitare errori e risparmiare tempo prezioso.
I costi per la gestione di una partita IVA in regime forfettario possono variare, ma generalmente si attestano tra i 300 e i 1.000 euro all’anno. Questa variazione dipende da diversi fattori, tra cui:
- la complessità delle operazioni: se il professionista ha molte fatture e operazioni, il costo può essere più elevato
- il volume d’affari: un volume d’affari maggiore può comportare un aumento del costo per via della maggiore mole di lavoro richiesta (ricordiamo che per essere forfettari, comunque, i ricavi/compensi annui non devono superare 85.000 euro)
- la località: i costi dei servizi professionali possono variare significativamente tra le diverse regioni d’Italia.
Un commercialista che gestisce una partita IVA in regime forfettario si occupa generalmente di tenere una contabilità molto semplificata; predisporre e inviare le dichiarazioni fiscali annuali; fornire consulenza fiscale per ottimizzare il carico fiscale; assistere in caso di controlli fiscali da parte delle autorità competenti.
Costi per piccole e medie Imprese (PMI)
Le piccole e medie imprese (PMI) operano spesso in un regime fiscale ordinario, che richiede una gestione contabile più complessa rispetto al regime forfettario. Questo comporta costi più elevati per la gestione della partita IVA da parte di un commercialista.
Per le PMI, i costi possono variare dai 1.000 ai 3.000 euro all’anno. Anche in questo caso, i costi dipendono da diversi fattori:
- complessità delle operazioni: imprese con operazioni internazionali o con una complessa struttura societaria avranno costi più elevati.
- volume d’affari: un maggiore volume d’affari comporta una maggiore complessità contabile e quindi un costo più alto.
- settore di attività: alcuni settori, come quello edilizio o quello finanziario, possono richiedere una gestione contabile più dettagliata e specifica.
I servizi offerti da un commercialista per una PMI includono: tenuta della contabilità ordinaria. redazione e invio delle dichiarazioni IVA trimestrali; predisposizione del bilancio d’esercizio (laddove previsto); dichiarazione dei redditi annuale; dichiarazione IVA; dichiarazione 770; certificazioni uniche ai dipendenti; consulenza fiscale e tributaria; assistenza in caso di contenziosi o controlli fiscali.
Partita IVA: la gestione per grandi imprese
Le grandi imprese, a causa del loro volume d’affari e della complessità delle operazioni, necessitano di una gestione contabile molto dettagliata e complessa.
Per le grandi imprese, i costi di gestione possono superare i 3.000 euro all’anno e arrivare a cifre molto più elevate. I fattori che influenzano questi costi includono:
- la dimensione dell’impresa: più grande è l’impresa, più complessa sarà la gestione contabile
- la complessità delle operazioni: operazioni internazionali, fusioni, acquisizioni, e altre transazioni complesse richiedono un’attenta gestione contabile
- le esigenze specifiche del settore: settori regolamentati, come quello finanziario, possono richiedere competenze contabili specialistiche.
Anche qui, i servizi di un commercialista per una grande impresa includono: tenuta della contabilità ordinaria dettagliata; redazione del bilancio d’esercizio (e in alcuni casi del consolidato); consulenza fiscale e pianificazione strategica; gestione adempimenti IVA; dichiarazione redditi annuale; assistenza in caso di contenziosi e verifiche fiscali; supporto nella gestione delle operazioni straordinarie, come fusioni e acquisizioni.
Riassumendo
- la gestione della partita IVA in Italia richiede attenzione e competenza
- affidarsi a un commercialista è spesso la scelta migliore per evitare errori e garantire il rispetto delle normative fiscali
- i costi per questo servizio variano significativamente in base al regime fiscale adottato, alla complessità delle operazioni, e al volume d’affari dell’attività.
- per i professionisti e i freelance in regime forfettario, i costi sono generalmente più contenuti
- per le piccole e medie imprese e le grandi imprese i costi aumentano proporzionalmente alla complessità e alle dimensioni dell’attività
- indipendentemente dal costo, l’investimento in un buon commercialista può portare a risparmi significativi nel lungo termine, garantendo una gestione fiscale efficiente e conforme alle normative.