Partita Iva inattiva: sulla chiusura d’ufficio decide l’Agenzia

L’Agenzia delle entrate, in base agli elementi in possesso dell'Anagrafe tributaria, individua i titolari di partita Iva che non hanno presentato la dichiarazione di cessazione dell'attività e comunica a questi la chiusura d'ufficio
12 anni fa
1 minuto di lettura

Sulla cessazione di una partita Iva inattiva il decreto semplificazioni detta una nuova disciplina, per cui la chiusura d’ufficio avviene ad opera delle Entrate, sulla base di elementi già in suo possesso.

 

Il decreto semplificazioni fiscali del Governo Monti, il DL 16/12 convertito in Legge n. 44/2012 ha introdotto delle novità importanti in materia di chiusura della partita Iva.

 

La mini sanatoria precedente

 Se fino al 2 aprile scorso si è potuto usufruire di una mini – sanatoria, per cui i titolari di partite IVA inattive che non hanno mai comunicato la cessazione della loro attività, hanno potuto correre ai ripari, pagando una sanzione minima di 129 euro, le novità in tema di partite Iva inattive non si arrestano qua.

 

Decreto semplificazioni: chiusura partita Iva inattiva

 Proprio sulla chiusura delle partite Iva inattive è intervenuto il decreto semplificazioni fiscali, il DL 16/12 convertito in Legge n. 44/12 che prevede una modifica dell’articolo 35, comma 15 quinquies  del DPR n.633/72, per cui è l’Agenzia delle entrate che, sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell’Anagrafe tributaria,  individua i soggetti titolari di partita Iva che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività, comunicando agli stessi che provvederà alla cessazione d’ufficio della partita Iva.

 

 Il comportamento del titolare partita Iva

 Se il contribuente rileva eventuali elementi non considerati o valutati erroneamente, può fornire i chiarimenti necessari all’Agenzia delle entrate entro 30 giorni successivi al ricevimento della comunicazione. La somma dovuta a titolo di sanzione per l’omessa presentazione della dichiarazione di cessazione di attività  è iscritta direttamente nei ruoli a titolo definitivo. L’iscrizione a ruolo non è eseguita invece  se il contribuente provvede a pagare la somma dovuta entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione e in tal caso l’ammontare della sanzione dovuta è ridotto ad un terzo del minimo.

 

 Verifica validità partita Iva

Le novità in tema di partite Iva non si arrestano certo qua e si prevede inoltre l’inserimento, sempre nel DPR 633/72 grazie al decreto semplificazioni fiscali, dell’articolo 35—quater, in materia di “Pubblicità in materia di partita IVA”.

In base a questa norma, al fine di contrastare le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto, l’Agenzia delle entrate rende disponibile a chiunque, con servizio di libero accesso, la possibilità di verificare puntualmente, mediante i dati disponibili in Anagrafe tributaria, la validità del numero di partita Iva attribuito. Questo servizio fornisce le informazioni relative allo stato di attività della partita IVA inserita e alla denominazione del soggetto o, in assenza di questa, al cognome e nome della persona fisica titolare.

 

 

Bogdan Bultrini

Il 6 Giugno del 2000 fonda il quotidiano online InvestireOggi.it di cui cura la progettazione e l'aspetto grafico, coopera alle strategie editoriali assieme al team di caporedazione, e amministra il Forum. E' iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Roma.
Dopo una laurea conseguita in Ingegneria Elettronica presso La Sapienza di Roma, entra in IBM dove vi rimane per 6 anni e mezzo, affiancandovi sin dal 1999 l'attività di ricercatore ed esperto negli ambiti SEO, software CMS, software per communities e tecnologie web.
Appassionato di User Experience, fidelizzazione e psicologia degli utenti, si dedica allo studio delle statistiche di siti web e alla ricerca delle soluzioni per l'incremento del traffico.

Lascia un commento

Your email address will not be published.