Partite IVA, in arrivo sanzioni dal fisco (per la Dichiarazione IVA 2022)

I soggetti, titolari di partita IVA, obbligati alla Dichiarazione IVA 2022 stanno per ricevere nuove lettere dall’Agenzia Entrate
2 anni fa
1 minuto di lettura
Cartelle esattoriali azzerate dopo 5 anni, ecco la verità sulla misura e chi ne gioverà
Controlli fiscali automatizzati Agenzia delle Entrate, ecco quanto incassa il Fisco con gli errori

In arrivo per le partite IVA, nuove lettere dall’Agenzia delle Entrate. L’invito è quello di regolarizzare la propria posizione in merito alla mancata presentazione della Dichiarazione IVA 2022 (anno d’imposta 2021).

Il contribuente ha due strade percorribili:

  • richiedere informazioni ovvero segnalare all’Amministrazione eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti. Ciò può farsi con le modalità indicate nella comunicazione medesima
  • regolarizzare la propria posizione entro il termine indicato nella lettera, pagando una sanzione ridotta.

Andiamo con ordine.

Dichiarazione IVA 2022, termine di presentazione (ordinario)

La Dichiarazione IVA 2022 era da presentarsi entro il 30 aprile 2022.

Cadendo di sabato, la scadenza è slittata al primo giorno lavorativo successivo, quindi al 2 maggio 2022.

Per chi avesse saltato la scadenza del 2 maggio senza inviare il modello dichiarativo, non si è aperta ancora la strada dell’omissione. Si avranno, infatti, ulteriori 90 giorni di tempo prima che scattino le sanzioni pensati.

Secondo la vigente normativa, non si considera ancora omessa, bensì tardiva (e quindi validamente presentata) la Dichiarazione IVA inviata oltre il termine ordinario di scadenza ma entro i 90 giorni successivi.

Viene a configurarsi, invece, omissione laddove l’invio non sia effettuato né entro il termine ordinario e nemmeno entro i successivi 90 giorni.

La sanzione per il Modello IVA tardivo

Pertanto, con riferimento alla Dichiarazione IVA 2022, è

  • tardiva, quella non presentata entro il 2 maggio 2022, ma entro i successivi 90 giorni
  • omessa, quella non presentata entro il 2 maggio 2022 e nemmeno entro i successivi 90 giorni.

In caso di Modello IVA 2022 “tardivo” è necessario versare una sanzione pari a 25 euro (1/10 di 250 euro) con codice tributo 8911. Sarà altresì necessario, versare (con ravvedimento) l’eventuale omesso versamento dell’imposta che ne scaturisce.

La lettera dell’Agenzia Entrate

Le comunicazioni che l’Agenzia Entrate sta inviando ai contribuenti titolari di partita IVA, contiene proprio l’invito a regolarizzare la posizione entro i predetti 90 giorni.

Tale comunicazione è trasmessa via PEC.

E’ disponibile anche nel cassetto fiscale. Tutte le informazioni sono contenute nel Provvedimento Prot. n. 263062/2022.

Lasciando passare i 90 giorni senza provvedere all’invio del Modello IVA 2022, scatta il reato fiscale dell’omissione dichiarativa e NON si potrà più beneficiare della sanzione ridotta di 25 euro.

In questo caso, bisognerà dovrà attendere che l’Agenzia delle Entrate irroghi la sanzione piena, ossia quella che va dal 120% al 240% dell’imposta dovuta (con una sanzione minima di a 250 euro) oppure da 250 a 1.000 euro se non sono dovute imposte.

Se, tuttavia, il contribuente presenta la Dichiarazione IVA 2022 entro il 30 aprile 2023 (ossia entro il termine per la dichiarazione del periodo d’imposta successivo) la sanzione va dal 60% al 120% delle imposte dovute, con un minimo di euro 200,00 oppure da euro 150,00 a euro 500,00 se non sono dovute imposte.

Sarà, in ogni caso, possibile ravvedere solo l’eventuale omesso o insufficiente versamento dell’imposta che deriva dallo stesso Modello IVA 2022 omesso.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

telepass
Articolo precedente

Debutta Telepass Next e arrivano sconti del 5% sui pedaggi autostradali

Articolo seguente

Acquisto di case antisismiche con il bonus 110. Si ha diritto al bonus mobili?