Scoppia un altro caso scontrino, e stavolta la fattura è davvero salatissima. Due turisti lombardi in Sardegna si sono visti arrivare uno scontrino da ben 1155 euro per pecorino e salsiccia acquistati. Il caso ha creato subito un grande sdegno sul web, ma ancora una volta i venditori provano a metterci una pezza per spiegare le loro ragioni. Vediamo nel dettaglio cosa è successo e perché si è arrivati a chiedere una somma così inaspettata.
Un nuovo caso scontrino
Il venditore ambulante nei pressi di Olbia ha chiesto ai due turisti lombardi oltre mill euro per l’acquisto di pecorino e salsiccia.
La vicenda è particolarmente singolare e somiglia molto a una truffa. I due anziani hanno assaggiato alcuni prodotti, ma non avevano a disposizione i soldi per pagare la merce che intendevano acquistare. Hanno quindi invitato i commercianti ad andare a casa loro per effettuare il pagamento tramite POS. Questi ultimi, hanno lasciato il furgone e sono andati a casa dei due coniugi facendo loro assaggiare altri prodotti e dicendo che si trattava di alimenti tipici di loro produzione. A questo punto hanno detto loro il prezzo, ma la signora non ha prestato attenzione, forse perché incredula di una somma del genere. Quindi ha offerto loro la carta ed è stata effettuata la transazione.
Pecorino e salsiccia a 1545 euro
Nelle truffe, si sa, un po’ di colpa è anche delle vittime, le quali si fanno abbindolare per mancanza di attenzione o per troppa buona fede. In questo caso possiamo dire che sono stati raggirati nel peggiore dei modi. I commercianti hanno lasciato loro la ricevuta della transazione (non un vero e proprio scontrino), ma solo in un secondo momento i coniugi, che lo ricordiamo sono ipovedenti, hanno capito quanto effettivamente avevano pagato. Ormai era troppo tardi, i commercianti si erano già dileguati. Ecco il racconto della signora ai media:
“Abbiamo prima degustato il formaggio accanto al loro furgone. Non c’era alcun prezzo esposto, né le confezioni che ci hanno lasciato hanno un’etichetta con ingredienti, lotto, provenienza. Ci hanno specificato che è di loro produzione. Mi sono fidata, come faccio sempre. Quando abbiamo chiesto il prezzo finale, ci hanno risposto: Un po’. Avevamo solo spiccioli. Quindi sono venuti a casa nostra per il saldo, dove abbiamo anche assaggiato pancetta e salame. Uno dei due ha fatto i conti sul cellulare mentre parlavo con il collega. Mi hanno detto la cifra: 1155 euro. Ma in quel momento non ho pensato a ciò che stavo pagando.”
La donna è riuscita poi a contattare la Guardia di Finanza per raccontare l’episodio, il quale risulta comunque sanzionatile quantomeno per l’assenza di reale scontrino fiscale. Ciò detto, i familiari delle vittime, dopo varie ricerche, sono effettivamente riusciti a rintracciare il venditore ambulante, il quale ha professato la sua buona fede dichiarando: “Sono prodotti di nicchia, il prezzo l’ho detto prima di acquistarlo. Penso sia un mercato libero, quindi non vedo problemi.”
Riassumendo…
- coppia anziana di turisti paga 1155 euro per pecorino e salsiccia;
- il pagamento è avvenuto con carta di credito, la vittima non si era resa conto di quanto stava pagando;
- il venditore afferma che è tutto in regola, aveva avvisato più volte del prezzo e quindi non c’è illecito.