Domanda di pensionamento con Quota 100 e preavviso di sei mesi per i dipendenti pubblici, le ferie allungano il termine dell’uscita dal lavoro, un lettore ci chiede:
Da dipendente pubblico e avendo maturato il diritto alla pensione quota 100 ho inoltrato il preavviso con uscita 1° agosto. Nel corso dei sei mesi di preavviso se non fruirò delle ferie maturate potrò firmare una sorta di liberatoria nella quale dichiarerei di rinunciare sia alle ferie spettanti sia al pagamento da parte dell’Amministrazione delle ferie non godute? Dunque, con uscita il 1° agosto senza spostamento in avanti. Grazie.
Diritto irrinunciabile
Le ferie sono un diritto irrinunciabile del dipendente ed è questo il motivo che non ne permette la monetizzazione.
Tale concetto successivamente è stato ribadito dall’art. 2109 del Codice civile. Inoltre, importanti disposizioni sulla regolarizzazione delle ferie sono contenute nei vari contratti collettivi di lavoro di categoria. Le ferie sono considerate indispensabili per il dipendente e hanno l’obiettivo di:
- reintegrare le energie del lavoratore;
- pausa lavorativa dopo un anno di lavoro;
- consentire al lavoratore di dedicarsi ai rapporti sociali e affettivi.
Possono essere monetizzate, ci sono regole restrittive
Quindi, rispondendo al nostro lettore, non è possibile rinunciare alle ferie, invece è consentita la loro monetizzazione solo nel caso di termine del rapporto di lavoro. La monetizzazione deve essere riportata specificamente nel contratto di lavoro, alcuni contratti hanno delle regole restrittive. Ho trattato l’argomento sulla monetizzazione delle ferie e dei casi specifici, regolati dagli articoli del codice civile in quest’articolo che consiglio di leggere: Pensione Quota 100 per dipendenti pubblici, ferie e preavviso