Pensionamento forzato: quando subentra il licenziamento per limiti di età nel settore privato?

Quando è possibile per il datore di lavoro del settore privato licenziare un dipendete per raggiunti limiti di età?
7 anni fa
1 minuto di lettura

Abbiamo parlato in un precedente articolo di quello che è il licenziamento forzato nel settore pubblico annunciando per i dipendenti privati regole diverse.

In questo articolo, quindi, ci occuperemo di vedere quelle che sono le leggi che regolano il licenziamento per i raggiunti limiti di età nel settore privato.

Il licenziamento libero, detto anche “licenziamento ad nutum”, quello da parte del datore di lavoro per raggiunti limiti di età è possibile per il datore di lavoro del settore privato, solo quando il lavoratore compie 70 anni e 7 mesi, prima non ha la libertà di licenziare.

Quindi, anche qualora il dipendente raggiunga il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata con 20 anni di contributi, l’azienda non ha la libertà di licenziare. Anche dopo la maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia e quella anticipata in ambito licenziamento valgono le regole generali: il licenziamento è, quindi, possibile soltanto quando sussiste la giusta causa o il giustificato motivo soggettivo, come ad esempio il licenziamento disciplinare, oppure oggettivo, qualora subentrino motivazioni economiche dell’azienda.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema FISCO

Articolo precedente

Waste Italia: depositato ricorso per ammissione a concordato preventivo

Articolo seguente

Assicurazioni, fate attenzione, la polizza non sempre copre per 15 giorni