Uno studio condotto da BlackTower Group sui pensionati all’estero, ha stilato la classifica dei paesi più ambiti dai pensionati, sia italiani che esteri. I risultanti sono piuttosto sorprendenti.
Pensionati all’estero: le mete più ambite
Una volta raggiunta la tanta agognata pensione, può manifestarsi il desiderio di trasferirsi all’estero, magari in qualche incantevole località di mare che permetta di godersi senza troppe rinuncia o sacrifici il traguardo raggiunto dopo tanti anni di lavoro. Spagna, Portogallo, Singapore, Thailandia, rappresentano solo alcune delle mete che vengono scelti dai pensionati italiani.
Secondo uno studio condotto da BlackTower Group, sono cinque i Paesi europei verso cui vi è la maggiore tendenza a trasferirsi: al primo posto c’è la Finlandia, poi la Spagna, la Slovenia, l’Olanda e l’Italia. Ultime in classifica invece Irlanda, Francia e Lussemburgo. le variabili prese in considerazione per stilare la citata classifica sono state numerose. Ad esempio è stato preso in considerazione il tasso di criminalità, il costo della vita, l’andamento del mercato immobiliare e il costo delle locazioni, il sistema sanitario, l’aspettativa di vita ecc.
Dunque, a sorpresa anche l’Italia rappresenta una delle mete più ambite per i pensionati esteri.
L’Italia ha la popolazione con più over 65, scenari paesaggistici incantevoli, cucina di primo livello, prezze delle case non troppo alti. Secondo lo studio citato sono questi i fattori che fanno dell’Italia uno dei paesi più ambiti dai pensionati all’estero.
Un incentivo per tornare in Italia: il sud permette di tagliare le tasse
La scelta dell’Italia può essere anche legata agli incentivi previsti in favore dei pensionati esteri che decidono di trasferirsi in Italia.
Il riferimento è all’art.24-ter del DPR 917/86, TUIR.
Nello specifico, i contribuenti titolari di pensioni estere che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, in uno dei Comuni appartenenti al territorio delle Regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, con popolazione non superiore a 20mila abitanti, beneficiano di un’imposta sostitutiva pari al 7%.
Imposta applicabile a tutti i redditi prodotti all’estero. Di qualsiasi categoria. L’opzione è valida per i primi 5 anni successivi a quello in cui essa viene esercitata.
Anche gli italiani residenti all’estero che percepiscono redditi da pensione di fonte estera possono beneficiare di tale regime di favore. Se rientrano in Italia.