I pensionati all’estero si dividono tra coloro che hanno lavorato pochi anni in Italia per poi emigrare definitivamente e coloro che si sono trasferiti all’estero dopo la pensione. I secondi hanno mediamente una pensione più alta. Molti scelgono il Portogallo per via degli sconti sulle tasse ma i pensionati italiani all’estero più ricchi si trovano a Cipro (la media è di ben 5.481 euro al mese). Seguono nell’ordine gli Emirati Arabi (67 pensionati italiani hanno spostato la residenza lì con un assegno medio di 3.606 euro) e il Portogallo sopra citato (in cui si contano ad oggi 1914 pensioni pagate dall’Inps per una media mensile pro capite di 2545 euro).
Quanto ci costano le pensioni all’estero?
Il problema nasce dal fatto che, come osservato di recente dal Presidente Inps Tito Boeri in un’audizione al Senato dedicata al regime pensionistico degli italiani all’estero, in molti casi si tratta di una contribuzione inferiore a sei anni. In altre parole per lo Stato Italiano si tratta di pochi anni di contribuzione che pesano per più di un miliardo.
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Che pensione può avere chi versa pochi anni di contributi?
Va segnalato che il governo ne è consapevole e sta di fatto studiando una possibile strada per invogliare il rientro in Italia dei pensionati all’estero, mediante agevolazioni fiscali. Si parla di una flat tax per i pensionati che, dopo aver avuto la residenza per almeno cinque anni all’estero, tornano in Italia. Basterà a convincere a tornare in Italia chi ha intrapreso questa strada dopo aver smesso di lavorare o anche prima? Forse potrebbe essere un input per chi non si è del tutto ambientato lontano dalla patria ma difficilmente chi è radicato da anni ormai all’estero cambierà idea perché non è più solo una questione economica ma, in molti casi, subentrano considerazioni legate alla qualità della vita.
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