Pensionati, cos’è il RED precompilato

Parte la campagna RED precompilato. Un adempimento che interessa i pensionati che percepiscono integrazioni alla pensione
12 mesi fa
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modello red
Foto © Pixabay

Nell’ambito dei progetti finalizzati alla realizzazione del Piano operativo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), affidati all’INPS, parte la fase di sperimentazione del modello di dichiarazione “RED precompilato”. Lo ha annunciato l’INPS stesso nel Messaggio n. 4668 dello scorso 27 dicembre 2023.

Ma cos’è il RED e chi lo deve fare? E come si potrà accedere al RED precompilato?

Diciamo subito che si tratta di un adempimento che investe i pensionati e nemmeno tutti. Il RED (previsto dal decreto-legge n. 78/2010), infatti, è una dichiarazione che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di alcune prestazioni collegate al proprio reddito e quello dei familiari.

Si tratta di informazioni reddituali, di cui l’INPS non è a conoscenza e che servono all’istituto stesso al fine di verificare il diritto del pensionato a godere di dette prestazioni (integrazioni al trattamento minimo, maggiorazioni sociali sulla pensione, prestazioni per invalidità civile, quattordicesima, ecc.).

Chi non adempie perde la prestazione

Dunque, i pensionati chiamati in causa hanno l’obbligo di dichiarare all’INPS i propri redditi e, qualora previsto, anche del coniuge e dei componenti del nucleo ritenuti rilevanti.

È l’INPS che, con apposita comunicazione, informa il pensionato di essere interessato e, quindi, obbligato a fare il RED. L’adempimento può essere fatto direttamente dal portale dell’INPS attraverso il servizio dedicato accedendovi con credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa è possibile rivolgersi a CAF o altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’INPS.

L’omesso adempimento nei tempi indicati nella lettera può comportare come conseguenza la sospensione della prestazione. Dunque, senza fare Modello RED si rischia grosso.

Modello RED precompilato in via sperimentale

Al RED ordinario, adesso si affianca il RED precompilato. In pratica, così come ad esempio già avviene per l’ISEE precompilato dei cittadini, il pensionato potrà trovare sul sito INPS già il RED compilato.

Questi potrà, dunque, una volta autenticatosi con la propria identità digitale (SPID almeno di 2° livello, CIE, CNS), scegliere la modalità precompilata di dichiarazione per comunicare i propri redditi rilevanti sulle prestazioni in godimento, confermando o modificando e integrando il set di dati già presenti. Il tutto al fine di facilitare l’adempimento dichiarativo.

Il processo del passaggio al RED precompilato prevede, tuttavia, una prima fase di sperimentazione. Per adesso, infatti, la cosa sarà disponibile solo per la comunicazione dei redditi rilevanti a partire dalla Campagna RED ordinaria 2024 (anno d’imposta 2023) e dalla Campagna RED Solleciti 2023 (anno reddito 2022). Seguirà un nuovo messaggio INPS in cui saranno specificati i dettagli per l’accesso e l’utilizzo del nuovo servizio.

Riassumendo…

  • il Modello RED lo devono fare i pensionati che percepiscono integrazioni alla pensione legate al reddito proprio e quello dei componenti del nucleo familiare
  • l’INPS informa il pensionato di essere tra quelli interessati a fare l’adempimento
  • l’INPS ha annunciato il Modello RED precompilato in via sperimentale per la campagna 2024 (redditi 2023) e i solleciti per la campagna 2023 (redditi 2022).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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