Pensionato, dichiarazione redditi lavoro autonomo INPS: modalità e sanzioni

Il pensionato deve inviare all’INPS la dichiarazione redditi lavoro autonomo percepiti nell’anno d’imposta precedente
11 mesi fa
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È in scadenza, il 30 novembre 2023, la dichiarazione redditi pensionati all’INPS. Non ci riferiamo al Modello Redditi Persone Fisiche con cui i contribuenti (inclusi i pensionati) dichiarano al fisco tutti i redditi posseduti (pensione, fabbricati, ecc.). Ci riferiamo, invece alla dichiarazione che i pensionati devono fare all’INPS in riferimento a eventuali redditi di lavoro autonomo percepiti nell’anno precedente.

Non a caso la scadenza è la stessa. Anche il Modello Redditi/2023 (anno d’imposta 2022) scade il 30 novembre 2023.

L’adempimento della dichiarazione all’INPS non è obbligatorio per tutti i pensionati.

Per chi obbligato, il mancato invio è sanzionabile.

Obbligati ed esclusi

Sono esonerati dall’obbligo di dichiarazione redditi all’INPS tutti coloro che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • titolari di pensione e assegno di invalidità;
  • titolari di pensione di vecchiaia;
  • titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima.

Sono, per contro, obbligati tutti gli altri pensionati.

Nella dichiarazione da inviare entro il 30 novembre 2023, occorre indicare il reddito di lavoro autonomo percepiti dal pensionato nel periodo d’imposta 2022:

  • al netto dei contributi previdenziali e assistenziali;
  • al lordo delle ritenute erariali;
  • al netto di eventuali perdite deducibili imputabili all’anno di riferimento.

Dichiarazione redditi lavoro autonomo INPS, modalità e sanzioni

La dichiarazione redditi all’INPS è necessaria in quanto c’è la legge su divieto di cumulo parziale tra pensione e redditi di lavoro autonomo.

Non deve essere confusa con la Dichiarazione redditi 2023 (anno d’imposta 2022) che si invia all’Agenzia Entrate. L’adempimento si fa  con una delle seguenti modalità:

  • direttamente dal sito istituzionale dell’INPS accedendo, con credenziali SPID, CIE (Carta identità elettronica) o CNS (Carta nazionale servizi), all’elenco “Prestazioni e servizi” e selezionare la voce “Dichiarazione Reddituale – RED Semplificato”. Una volta entrati occorre scegliere la campagna di riferimento, ossia il 2023 (anno d’imposta 2022);
  • chiamando al Contact Center Multicanale, raggiungibile al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) e al numero 06 164 164 (da rete mobile con costi variabili in base al piano tariffario del proprio gestore telefonico).

Il pensionato che omette l’invio, entro il 30 novembre 2023, della dichiarazione redditi da lavoro autonomo all’INPS, è soggetto a sanzione pari all’importo annuo della pensione percepita nel 2022.

Sarà l’INPS a prelevare direttamente tale somma dalla pensione.

Riassumendo…

  • il 30 novembre 2023 scade per i pensionati l’invio della dichiarazione redditi lavoro autonomo all’INPS con riferimento all’anno d’imposta 2022
  • non tutti i pensionati sono obbligati
  • non deve essere confusa con la Dichiarazione redditi 2023 (anno d’imposta 2022) che si fa al fisco.
  • chi non invia per tempo la dichiarazione è soggetto a sanzione pari all’importo annuo della pensione percepita nel 2022
  • le istruzioni per l’invio della dichiarazione redditi lavoro autonomo all’INPS sono contenute nel Messaggio n. 4043 del 15 novembre 2023.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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