Pensionato e locazione turistica: la pensione è compromessa?

La locazione turistica è abbastanza diffusa in Italia. Molti pensionati si chiedono se il corrispettivo ricevuto incide sulla pensione
1 anno fa
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locazione turistica e pensione

La pensione oggi non basta più per arrivare a fine mese. Chi può e ha la forza, nonostante pensionato, si dedica a qualche lavoretto retribuito. C’è anche chi apre partita IVA. Non c’è, infatti, nulla che vieta al pensionato di aprire un’attività senza che ciò comporti la perdita della pensione stessa.

Un pensionato ci fa presente che è proprietario di alcune abitazioni in località turistica. Dal prossimo anno vorrebbe cederle in affitto (come locazione turistica) nel periodo estivo a chi decide di passare qualche settimana, mese o giorni in quella località.

Il lettore, quindi, ci chiede se l’affitto che percepirà da queste locazioni comporterà conseguenze sulla propria pensione.

Cos’è la LT

La locazione turistica (LT) consiste nella messa a disposizione di un’abitazione per un breve periodo di tempo legato a finalità turistiche. Il tutto dietro il pagamento di un corrispettivo in denaro e regolare contratto.

Il proprietario di casa NON offre servizi aggiuntivi rispetto alle pulizie finali e all’eventuale cambio di biancheria. In sostanza c’è solo il pernottamento e la disponibilità dell’abitazione per l’intera giornata o periodo di locazione.

In genere la locazione turistica non assume la forma di attività imprenditoriale. Inoltre non c’è obbligo di registrazione del contratto di locazione laddove trattasi di locazioni di durata inferiore ai 30 giorni complessivi durante tutto l’anno.

La pensione e la locazione turistica

Detto ciò e volendo rispondere al nostro lettore, non esiste alcuna incompatibilità tra pensione ed attività di locazione turistica e ciò sia se svolta in forma di attività imprenditoriale (quindi, con partita IVA) sia senza partita IVA.

In caso di partita IVA non c’è nessuna legge che vieta al pensionato di aprire un’attività propria. Il reddito che ne deriva non incide sull’assegno mensile della pensione. Tranne, tuttavia, in caso di assegno sociale (in tal caso, infatti, il diritto e l’importo dell’assegno sono legati al reddito) o in caso di altre prestazioni sempre legate al reddito.

Il reddito di pensione però potrebbe incidere sul regime fiscale dell’attività. Se, infatti, la pensione dovesse superare i 30.000 euro l’anno, non è possibile agire in regime forfettario.

A maggior ragione non c’è alcuna incompatibilità tra pensione e locazione turistica in forma NON imprenditoriale. In tale ipotesi il reddito percepito non incide sulla pensione (tranne nel caso di assegno sociale o di altre prestazioni pensionistiche legate al reddito). Ad ogni modo, il reddito derivante dalla locazione turistica deve essere dichiarato dal pensionato e, quindi, su di esso bisogna pagarci le imposte.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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