Pensione con 15 anni di contributi è possibile l’integrazione al minimo?

Pensione con 15 anni di contributi e integrazione al minimo, quando è possibile? quali sono le penalizzazioni? ecco tutto quello che c'è da sapere.
8 anni fa
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Pensione e integrazione al minimo

L’integrazione al minimo è riconosciuta dall’Inps alle persone che hanno una pensione molto bassa, nel 2017 l’importo è di euro 501,89 al mese per 13 mensilità.
Ha diritto all’integrazione al minimo chi non si è sposato o legalmente separato o divorziato, secondo i seguenti parametri: un importo pieno se si possiede un reddito annuo uguale o inferiore a 6524,07 euro; un importo ridotto quando si possiede un reddito annuo superiore a 6524,07 euro, con un massimo di 13049,14 euro. Chi supera il tetto massimo di 13.049,14 non ha diritto all’integrazione.

Pensione con 15 anni di contributi e le tre deroghe della legge Amato

La Legge Amato si divide in tre deroghe che danno la possibilità di andare in pensione con 15 anni dii contributi senza ricalcolo e con la possibilità di integrazione al minimo.

Prima deroga

La prima deroga permette di andare in pensione con 15 anni di contributi ed esattamente con 780 settimane di contribuzione prima del 31 dicembre 1992. Vengono considerati nel calcolo tutti i contributi: volontari, obbligatori, figurativi, da riscatto e ricongiunzione.

Per poter usufruire della deroga bisogna avere una posizione assicurativa nel Fondo lavoratori dipendenti o nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi dell’Inps, o anche ambedue. La deroga è valida per gli iscritti ex Inpdap, ex Enpals, ex Ipost.

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