Per andare in pensione 2022, l’età ed i contributi non bastano: quanto conta il tipo di lavoro e perché serve un abito cucito su misura? Perché in Italia il sistema previdenziale non solo è complesso, ma presenta delle disparità che sono strettamente legate proprio al tipo di occupazione.
In altre parole, nel nostro Paese i pensionati non sono tutti uguali e, nello stesso tempo, l’età media per maturare i requisiti per il pensionamento tende a crescere in maniera strutturale all’aumentare dell’aspettativa di vita.
Pensione 2022, l’età ed i contributi non bastano: quanto conta il tipo di lavoro e perché serve un abito cucito su misura
Dalla riforma Dini a quella Fornero, ai tempi del Governo Monti, in Italia si è passati prima dal calcolo pensione con il retributivo al sistema di calcolo contributivo. E poi è arriva la mazzata con l’incremento dell’età pensionabile a 67 anni.
Dalla salvaguardia per gli esodati alla quota 100 sperimentale per tre anni. Negli ultimi anni i vari Governi, che si sono susseguiti, hanno provato a mitigare gli effetti nefasti della riforma Fornero. Ovverosia, ottimi per le casse dello Stato. Ma penalizzanti per i lavoratori. Ma nel complesso, in viste delle novità pensione 2022, i risultati sono stati, seppur positivi, inferiori alle attese.
Cosa aspettarsi nel 2022 per ritirarsi in anticipo dal lavoro: dalla nuova quota 100 ad Opzione Donna e Ape Sociale
Su cosa aspettarsi per andare in pensione 2022, inoltre, c’è da dire che ad oggi chi non matura entro il corrente anno i requisiti di accesso alla quota 100 non potrà accedere alla pensione anticipata a 62 anni. In quanto, salvo clamorosi dietrofront, la sperimentazione di quota 100 non proseguirà. Con il percorso triennale fissato che si chiuderà proprio il 31 dicembre del 2021.
Detto questo, aspettando la nuova quota 100 per la pensione 2022, ci sono due misure di pensionamento anticipato. Che anche per il prossimo anno dovrebbero rimanere attive.