Gentilissima Patrizia,
ho 60 anni il 9 settembre 2018.
Al momento ho maturato più di 39 anni di contributi (a fine settembre 2017, la somma delle settimane erano 2028) ho contributi versati dal 1 luglio 1973, l’anno del militare è conteggiato nel totale delle 2028, ci sono inoltre conteggiate delle settimane di disoccupazione, che ai fini contributivi dovrebbero essere valide, infine dal 1990 lavoro con una cooperativa di consumo “COOP” come responsabile di supermercato.
Non credo che sia un lavoro usurante e non ho nessuna invalidita’
Quando potrò finalmente dedicare tutto il tempo ai miei nipoti..?
La ringrazio sin d’ora per la risposta e la saluto cordialmente.
Come lei stesso presume il suo lavoro non rientra nei lavori usuranti e nelle mansioni gravose e non essendo invalido e non assistendo familiari con handicap grave non ha possibilità di rientrare nelle pensioni agevolate Ape sociale e Quota 41.
Le alternative che le restano, escludendo l’Ape volontario per il quale occorrono più di 63 anni e che ha scadenza, al momento, il 31 dicembre 2019, sono la pensione dalla quale la separano probabilmente più di 7 anni, e la pensione anticipata.
Prenderei, a questo punto, in considerazione proprio la pensione anticipata poiché mi sembra essere la possibilità più veloce per accedere alla pensione.
Nel 2018 sono richiesti per accedere alla pensione anticipata 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, requisito che già nel 2019 aumenterà a 43 anni e 3 mesi di contributi.
Nel biennio 2027-2028 saranno richiesti ipoteticamente (poiché non sono ancora noti gli aumenti per i bienni successivi al 2019) 43 anni e 11 mesi lei potrebbe andare in pensione anticipata con 44 anni di contributi versati. A questo punto, la pensione di vecchiaia e quella anticipata sono più o meno distanti gli stessi anni.
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