“Il riposo non è l’ozio: è sdraiarsi sull’erba in un giorno d’estate ascoltando il mormorio dell’acqua o guardare le nuvole fluttuare nel cielo, non una perdita di tempo“, affermava John Lubbock. Riposare non è affatto una perdita di tempo, bensì una vera e propria necessità. Alle prese con i vari impegni tipici della vita quotidiana, d’altronde, è normale sperare di poter staccare il prima possibile la spina e trascorrere dei momenti all’insegna del relax.
Sempre per lo stesso motivo sono tanti i lavoratori che non vedono l’ora di lasciare il mondo del lavoro per accedere al trattamento pensionistico.
Come andare in pensione a 67 anni nel 2024 con meno di 20 anni di contributi
Il governo non è ancora riuscito a trovare un punto di incontro e per questo la tanto attesa riforma delle pensioni slitterà al 2024. In attesa di scoprire quali saranno le mosse dell’esecutivo in tale ambito, sono tanti i lavoratori che si chiedono con quali misure, e soprattutto requisiti, sarà possibile andare in pensione il prossimo anno. A tal proposito si invita a prestare attenzione alla Legge di Bilancio che potrebbe portare con sé delle novità che andranno a coinvolgere i lavoratori nati tra il 1957 ed il 1962.
Entrando nei dettagli, coloro che sono nel 1957 compiranno il prossimo anno 67 anni. Quest’ultimi se hanno maturato venti anni di contributi potranno beneficiare della pensione ordinaria. In caso contrario, ovvero se hanno maturato meno di venti anni di contributi, potranno sempre andare in pensione per anzianità, beneficiando però dell‘assegno sociale.
Per quanto concerne la pensione anticipata ordinaria, è possibile usufruire di tale misura a prescindere dall’età anagrafica del soggetto interessato.
Accedere al trattamento pensionistico nel 2024: le ipotesi in ballo
Non si esclude comunque la possibilità che a partire dal 2024 vengano approntate nuove regole per andare in pensione. Tra queste la possibile introduzione della pensione anticipata a partire dall’età di 56 anni per le donne e da 61 anni per gli uomini. Il tutto a patto di aver maturato almeno 20 anni di contributi e presentare un’invalidità pari almeno all’80% nelle mansioni lavorative abituali. Tale misura prenderebbe il nome di pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile.
La Legge di Bilancio dovrebbe inoltre confermare tutte le misure attualmente disponibile. Tra queste l’Ape Sociale grazie a cui è possibile uscire dal mondo del lavoro a partire dall’età di 63 anni. Questo a patto di rientrare in una delle seguenti categorie, ovvero: disoccupati, caregiver e persone con invalidità pari almeno al 74%. Ma non solo, ne possono beneficiare anche coloro che vantano 36 anni di contributi alle spalle e svolgono lavori gravosi.
Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Bisogna infatti attendere le prossime mosse del governo per capire quali misure metterà in campo e soprattutto quali saranno i requisiti richiesti per andare in pensione nel 2024.