Ci sarà ancora la pensione a 62 anni anche senza la Quota 100 nel 2022? I sindacati provano a salvarla chiedendo al Governo italiano una cosa. Quella di garantire anche per il prossimo anno la flessibilità in uscita. A partire proprio dai 62 anni di età e, in generale, a favore di chi ha iniziato a lavorare molto presto.
Le organizzazioni sindacali, infatti, sembrano essere tornati alla carica pure sulla quota 41. Ovverosia, non solo per la pensione a 62 anni anche senza la Quota 100 per il prossimo anno.
Pensione a 62 anni anche senza la Quota 100: i sindacati provano a salvarla
La richiesta al Governo italiano di mantenere nel 2022 la pensione a 62 anni, anche senza la Quota 100, secondo i sindacati è molto importante per mantenere la flessibilità in uscita. E questo perché, senza la Quota 100 dal 2022, il solo Ape Sociale esteso ed allargato non basta.
Oltre alla pensione a 62 anni anche senza Quota 100, inoltre, i sindacati auspicano pure la proroga di Opzione donna. Quindi, un ventaglio di misure per la flessibilità in uscita tenendo anche conto di un fatto. Ovverosia, che la maggioranza dei lavoratori va in pensione con il sistema di calcolo che è in prevalenza o completamente basato sui contributi previdenziali effettivamente versati.
Le richieste dei sindacati dalla garanzia giovani alla previdenza complementare
I sindacati, inoltre, chiedono, oltre alla pensione a 62 anni anche nel 2022, ed anche senza la Quota 100, il rilancio della previdenza complementare. Agendo in particolare sulla leva fiscale. In modo tale da agevolare e da incentivare le adesioni. In prevalenza quelle dei giovani che, inoltre, sono da proteggere con una pensione di garanzia. Quando le carriere lavorative sono discontinue. Con conseguenti e con inevitabili buchi contributivi.
Le organizzazioni sindacali, in più, sono molto preoccupati. Non solo per la pensione a 62 anni anche senza la Quota 100.