Pensione agricoltori: confermati per il 2022 gli sgravi contributivi per i giovani imprenditori

Prorogati gli sgravi contributivi per la pensione ai giovani imprenditori agricoli. Tutti i chiarimenti dell’Inps che spiega anche i requisiti da possedere e la durata dell’esonero dal versamento.
3 anni fa
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pensione

Anche per il 2022 i nuovi imprenditori agricoli beneficiano degli sgravi contributivi per la pensione. La legge di bilancio ha rinnovato gli incentivi previsti dalla legge numero 232 del 2016 per promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria agricola in Italia.

Lo sgravio dei contributi per la pensione riguarda solo i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni che si iscrivono per la prima volta all’Inps. Sono esclusi tutti gli altri lavoratori, come i coltivatori diretti e gli imprenditori professionali di età superiore a 40 anni.

Pensioni ed esonero contributivo Inps

Ma come funzionano gli sgravi contributivi per la pensione?  A spiegarlo bene è la circolare Inps n. 59 del 16 maggio 2022 che riguarda

l’applicazione dell’esonero contributivo(…) alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola anche per le attività iniziate tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022.

In sintesi, si tratta dell’esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (contribuzione IVS) per le nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.

Tale esonero vale sono per i primi due anni di attività, poi l’imprenditore agricolo dovrà versare i contributi normalmente. La misura resta vantaggiosa per il lavoratore perché non comporta la riduzione dell’aliquota di computo della prestazione per la pensione. Dunque, in sostanza, non compromette la misura della rendita finale.

La misura della contribuzione

Si ricorda che la misura della contribuzione ai fini della pensione dovuta dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali all’Inps è determinata applicando l’aliquota contributiva pari al 24% del redditi.

Esso è riferito al prodotto tra numero di giornate corrispondenti alla fascia di reddito convenzionale in cui è inserita l’azienda e reddito medio convenzionale. I nuovi importi contributi sono stabiliti annualmente con specifico decreto ministeriale, sulla base della media delle retribuzioni medie giornaliere degli operai agricoli.

Ai fini dell’ammissione al beneficio – spiega l’Inps – i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli devono presentare la comunicazione di inizio attività autonoma in agricoltura utilizzando il relativo servizio on-line “ComUnica” entro 120 giorni dalla data di comunicazione di inizio attività.

L’esonero non è cumulabile con altri benefici contributivi previsti dalla normativa vigente.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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