Pensione ai superstiti: indiretta e reversibilità. Conosciamo le differenze?

La pensione ai superstiti spesso causa confusione tra reversibilità e indiretta; comprendere le differenze è fondamentale
2 mesi fa
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pensione superstiti
Foto © Investireoggi

La “pensione ai superstiti” è un argomento che spesso viene associato alla pensione di reversibilità. Tuttavia, è importante sapere che esiste anche un altro tipo di pensione ai superstiti, conosciuta come pensione indiretta. Mentre la pensione di reversibilità e la pensione indiretta condividono l’obiettivo di fornire un sostegno economico ai familiari di una persona deceduta, ci sono differenze significative tra i due tipi di prestazione.

Per comprendere meglio il contesto giuridico e previdenziale legato alla pensione ai superstiti, è utile conoscere alcuni termini specifici spesso utilizzati in questo ambito.

Si tratta del De Cuius e del Dante Causa.

Il De Cuius è colui della cui eredità si tratta. Viene usato per riferirsi alla persona deceduta, in particolare in contesti di successione e eredità. Il Dante Causa identifica il soggetto che trasmette un diritto a un altro soggetto. Nel contesto della pensione ai superstiti, il defunto è considerato il “dante causa”, in quanto è la persona da cui i diritti pensionistici sono trasferiti ai beneficiari superstiti.

Pensione reversibilità e indiretta: confronto

La pensione di reversibilità è la prestazione pensionistica concessa ai familiari di una persona che era già in pensione al momento del decesso. In altre parole, se una persona deceduta aveva già maturato il diritto a una pensione e stava ricevendo i relativi benefici, tale pensione può essere “reversata” a favore dei familiari aventi diritto.

Questa trasformazione consente ai superstiti (coniuge rimasto in vita, figli, ecc.) di beneficiare della pensione originariamente destinata al defunto, contribuendo a garantire una continuità di reddito per il nucleo familiare.

D’altra parte, la pensione indiretta si applica ai casi in cui la persona deceduta non era ancora in pensione, ma era comunque assicurata dal punto di vista previdenziale. Questo significa che il defunto aveva maturato diritti contributivi sufficienti, anche se non aveva ancora raggiunto l’età o le condizioni per ricevere la pensione.

La pensione ai superstiti “indiretta” offre quindi un supporto economico ai familiari in seguito al decesso di un lavoratore assicurato, che non aveva ancora iniziato a godere della pensione.

Pensione ai superstiti: requisiti

Nel caso della pensione di reversibilità, i requisiti risultano già soddisfatti dal defunto, essendo già in pensione. Tuttavia, per la pensione si superstiti “indiretta”, ci sono specifici requisiti che devono essere soddisfatti affinché i familiari possano beneficiare della prestazione. I principali requisiti assicurativi per il defunto non pensionato includono:

  • Contributi Previdenziali: Il defunto deve avere accumulato almeno 15 anni di contributi previdenziali al momento del decesso. Questi contributi possono essere stati versati anche in maniera non continuativa nel tempo.
  • Contributi Recenti: In alternativa al requisito dei 15 anni, il defunto deve avere almeno 5 anni di contributi complessivi. Di questi, almeno 3 anni devono risultare versati nei cinque anni precedenti la data del decesso. Questo requisito assicura che il defunto fosse attivamente coinvolto nel sistema previdenziale poco prima del suo decesso.

Se i requisiti per la pensione indiretta non sono completamente soddisfatti, è prevista una prestazione alternativa conosciuta come “Indennità di Morte”. Questa è una prestazione “una tantum”, ovvero un pagamento unico, che viene erogata ai superstiti nel caso in cui i contributi previdenziali accumulati dal defunto non siano sufficienti per qualificarsi per una pensione indiretta.

Riassumendo…

  • La pensione ai superstiti è un’importante componente del sistema previdenziale che fornisce supporto finanziario ai familiari di una persona deceduta.
  • La distinzione tra pensione di reversibilità e pensione indiretta riflette le diverse situazioni in cui i familiari possono trovarsi dopo la perdita di un congiunto.
  • Mentre la pensione di reversibilità si applica ai casi in cui il defunto era già in pensione, la pensione indiretta offre un sostegno ai superstiti di lavoratori assicurati che non avevano ancora raggiunto l’età pensionabile.
  • Comprendere i requisiti e i diritti associati a queste prestazioni è essenziale per garantire che i familiari superstiti possano accedere ai benefici a cui hanno diritto.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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