Pensione anticipata 2025: ipotesi 42,17 mesi di contributi sul tavolo

La pensione anticipata ordinaria richiede molti anni di contributi e potrebbe subire cambiamenti con la riforma pensionistica del 2025
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2 mesi fa
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La pensione anticipata ordinaria è una misura previdenziale che consente di lasciare il lavoro a prescindere dall’età anagrafica, ma a fronte di un lungo periodo di contribuzione. Nonostante il termine “anticipata” possa suggerire un’uscita anticipata dal mondo del lavoro, i requisiti di accesso la rendono tutt’altro che facile da ottenere. Gli anni di contributi richiesti per accedere a questa forma di pensionamento sono, infatti, significativi e superano i quattro decenni.

La pensione anticipata ordinaria, sebbene possa sembrare un’opzione allettante per chi desidera uscire dal mondo del lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia (67 anni di età è 20 di contributi), è in realtà un percorso lungo e complesso.

Requisiti pensione anticipata ordinaria

Attualmente, per ottenere la pensione anticipata ordinaria, è necessario aver versato un certo numero di anni di contributi, che variano a seconda del genere:

  • Uomini: Devono avere almeno 42 anni e 10 mesi di contributi.
  • Donne: Per loro, il requisito si abbassa leggermente a 41 anni e 10 mesi di contributi.

Oltre a questi requisiti di contribuzione, va considerato un ulteriore ritardo, noto come “finestra mobile”. Questa finestra è un periodo aggiuntivo di attesa che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti pensionistici e il momento in cui si inizia a percepire effettivamente la pensione. Al momento, la finestra mobile è di tre mesi. Questo significa che, nonostante si maturino i requisiti, il primo assegno pensionistico viene erogato solo tre mesi dopo. In pratica, gli uomini devono attendere 42 anni e 13 mesi, mentre le donne 41 anni e 13 mesi, per percepire la prima pensione.

Possibili cambiamenti con la riforma pensioni 2025

Guardando al futuro, la pensione anticipata ordinaria potrebbe essere soggetta a ulteriori modifiche. Con la prospettiva di una riforma pensionistica in arrivo nel 2025, alcune voci indicano possibili cambiamenti, pur non prevedendo un aggravamento dei requisiti contributivi, che dovrebbero rimanere invariati.

Tuttavia, ciò che potrebbe cambiare è il periodo della finestra mobile.

Le ipotesi attualmente più diffuse suggeriscono un allungamento della finestra da tre a sette mesi. Questo comporterebbe un ulteriore periodo di attesa prima di ricevere il primo assegno pensionistico, portando di fatto gli uomini ad attendere 42 anni e 17 mesi e le donne 41 anni e 17 mesi per ricevere la pensione. Ricordiamo che oggi la finestra mobile è già lunga per chi ha i requisiti per il pensionamento anticipato Quota 103.

L’impatto dell’aumento della finestra mobile

L’allungamento della finestra mobile di altri quattro mesi avrebbe un impatto diretto sul momento in cui i pensionati potrebbero ricevere il loro primo assegno.

Se l’ipotesi dovesse concretizzarsi, chi ha accumulato i requisiti per la pensione anticipata ordinaria nel 2025 potrebbe dover attendere fino a sette mesi prima di vedere effettivamente erogato il primo rateo pensionistico.

Questo ulteriore ritardo avrebbe conseguenze significative, specialmente per chi pianifica di ritirarsi non appena possibile, confidando nel primo pagamento per far fronte a spese di vita quotidiana.

Pensione anticipata ordinaria: resta la finestra di uscita (lunga o corta)

In un panorama previdenziale sempre più complesso, il dibattito su possibili modifiche ai requisiti pensionistici è costante. Il sistema pensionistico italiano è sotto pressione a causa dell’invecchiamento della popolazione e della necessità di garantire la sostenibilità delle casse previdenziali dell’INPS. Non sorprende, quindi, che si discuta di cambiamenti che possano influenzare l’accesso alla pensione anticipata ordinaria, anche se, al momento, la riforma non prevede modifiche sostanziali ai requisiti di contribuzione.

Il problema principale rimane la durata della finestra mobile. Sebbene l’attesa di tre mesi sia già percepita come lunga da molti lavoratori, il rischio di un ulteriore aumento di questa finestra fino a sette mesi crea una comprensibile preoccupazione. Tale ritardo potrebbe aggravare le difficoltà economiche di coloro che, dopo anni di lavoro e contributi, si trovano a dover aspettare ulteriormente per poter ricevere ciò che spetta loro di diritto.

Riassumendo

  • La pensione anticipata ordinaria richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.
  • Le donne possono accedere alla pensione anticipata ordinaria con 41 anni e 10 mesi di contributi.
  • La finestra mobile attuale prevede un’attesa di 3 mesi per ricevere il primo assegno.
  • La riforma del 2025 potrebbe estendere la finestra mobile da 3 a 7 mesi.
  • Questo allungamento aumenterebbe i tempi di attesa per il primo pagamento della pensione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

13 Comments

  1. 42 anni e 17 mesi sono 43 anni e 5 mesi.il problema per lo stato e ‘ che non possono fare leggi retroattive trasformando le pensioni miste in contributive almeno per le pensioni alte come vorrebbe Visco e i suoi padroni europei

    • SPERO CHE IL POPOLO E I LAVORATORI LI VANNO A PRENDERE A MONTECITORIO A TUTTI!!!!! LA RIFORMA DELLE PENSIONI LA FATTA IL CORONA VIRUS CON 153MILA MORTI IN TUTTA ITALIA!!!! E L INPS FESTEGGIA TUTTI I GIORNI PER LE PENSIONI CHE NON EROGA PIU!!!!!! BASTAAAAA PER IL RESTO DEVONO CREARE SOLO IL LAVORO PER PAGARE LE PENSIONI FUTURE E ABBASSARE SUBITO LE TASSE AI LAVORATORI E PENSIONATI E COMBATTERE L EVASIONE FISCALE UNA VOLTA E PER SEMPRE!!!!!!!!!! MA DOPO LA FORNERO CHE VOGLIONO PIU ????????: CHE LA FORNERO GIA A UCCISO I LAVORATORI E PENSIONATI !!!!!! MA NON ANNO VERGOGNA???????? QUESTI POLITICI FALLITI!!!!!!! INFINI TAHLIARE LE PENSIONI D’ORO DA 15MILA EURO AL MESE A SALIRE FINO A 90MILA EURO AL MESE?????? E SCOPRIRE TUTTE LE PENSIONI FALSE ?? E DIVIDERE LA PREVIDENZA DALL’ASSISTENZA !!!!! OK BASTAAAAAAAAAAAAAAAAA

      • Consiglio l’amico Silvestro Maiuscolo di informarsi meglio.
        I deceduti in Italia per Covid-19 sono stati circa 190.000 di cui la metà percettori di assegno pensionistico. Considerando che non poche pensioni hanno continuato ad essere erogate al coniuge per reversibilità e che il totale dei pensionati ammonta a circa 18 milioni, si può constatare che l’Inps non abbia poi tanto da festeggiare come a prima vista sembrerebbe.
        Saluti.

      • Sono d’accordo con Silvestro. È ora di farci sentire, per andarli a prendere uno x uno sulla loro elegante sedia e fargli sbattere la testa all’interno di 4 mura per 43 anni prendendo uno stipendio di 1600 euro mantenendo 2 figli. BASTAAAAAA, BASTAAAAAA NON SE NE PUÒ PIÙ!!!
        SVEGLIATEVI ITALIANI, VI IMBAMBOLISCONO CON IL CALCIO!!! SVEGLIAAAAAA

  2. Desidero segnalare che ci sono delle formule come contratti di espansione e articolo 4 legge Fornero isopensione che sono state usate negli ultimi anni dalle grandi aziende che hanno invitato i loro dipendenti a uscire prima con ordine di carico delle stesse aziende fino alla maturazione della prima forma pensionistica e utile mi chiedo visto che è stato firmato un accordo con l’azienda sindacati INPS quindi stato sull’uscita Chi ha come prima uscita la pensione anticipata dove a tre mesi dal primo segno smettono di versare i contributi si troveranno a uscire più tardi e avere meno contributi versati e questo comporterebbe un disagio creeremo altri esodati speriamo di no la retroattività è sempre una brutta bestia soprattutto quando ci sono delle forme di prepensionamento dove lo stato non caccia una lira però gli effetti della riforma potrebbe danneggiare il solito ignoto che è il dipendente che ha accettato di uscire tre anni e mezzo prima quattro anni prima e si ritrova a uscire magari 4 anni e 10 mesi……

    • Maturo i 43 anni e un mese a febbraio 2025,ho sentito che potrebbero, con la nuova legge di bilancio trasformare il periodo antecedente al 1995 da retributivo a contributivo con chiaramente una riduzione veramente importante della pensione. È possibile?

  3. Anziché sperperare soldi ai lavoratori che guadagnano una miseria abbassate i vostri stipendi,poi affitti di edifici dell’INPS vuoti spreco,soldi alle guerre,soldi ad extracomunitari senza aver mai lavorato, infrastrutture lasciate nell’abbandono altro spreco,avete premiato chi non ha fatto manutenzione ai ponti con milioni dì euro.Non si può più uscire di casa la sera, dateci anche a noi la scorta oppure fate in modo che si possa stare per strada senza aver paura dì camminare.I nostri figli non vedranno più la pensione, mentre le pensioni dei politici andranno ai loro figli e non solo.Sono queste le vostre leggi,pensavo di potermi fidare dì questo governo,ma non bisognerebbe votare più nessuno.Tanti partiti tanto spreco, altro che finestre da allungare, Politica!!!!!

  4. Gli iitaliani ormai si lasciano tosare come pecore;accettano supinamente ogni sopruso. Invece di cazzegiare sui social scendere in piazza
    È il momento di ribellarsi !!!

  5. Nella mia azienda ho visto dipendenti con la legge 100-101-ecc… uscire con 39 / 40 anni di lavoro. Anche se più vecchi ma, hanno cominciato a lavorare a 18 anni in su. Io ho cominciato a 15 e devo continuare fino a 43 anni e mezzo. Aspettative di vita? Ma quali aspettative…

  6. Questo trattamento che sta subentro chi è prossimo alla pensione, è davvero impossibile da commentare. Un governo che va avanti con provvedimenti della durata di un anno, sta mostrando tutta la sua incompetenza e cattiveria esasperando gli animi in maniera inverosimile. Stanno spennando lavoratori e pensionati come polli. Ma fino a quando può durare questo stato di cose? In tutto questo j sindacati sino del tutto inesistenti. Siamo in una brutta situazione

  7. vergognoso, la retroattività delle leggi vale solo per i lavoratori che si sono guadagnati lo stipendio e che hanno versato fior fiori di contributi, e non vale per i pensionati d’oro, per aver “LAVORATO” PER POCHI GIORNI O MESI, PRENDONO PENSIONI DA NABABI!
    penso che il popolo debba scendere in piazza , come hanno fatto i Francesi! Noi italiani, siamo un popolo di pecoroni!

  8. Buongiorno, miei cari mi dispiace che si arrivi a grattare il fondo ma ricordo che il contratto da me’ pattuito negli anni settanta diceva testualmente 35 anni di contributi.punto se devono modificare per bilancio provino a attuare delle regole per le nuove generazioni sono loro che vivono di più ed hanno goduto l’ adolescenza visto che noi a 15 anni eravamo a lavorare se poi non sono in grado i nostri amministratori politici e tecnici che vadano a tirare la lima grazie Gonella Ivano

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