Pensione anticipata APE Sociale, il quesito di un nostro lettore:
Salve, ho letto un vostro articolo in merito alla forma di pensionamento Ape Social per i lavoratori gravosi, il link è il seguente: Pensione anticipata lavoro gravoso marittimo, 63 anni disoccupato con contratto a termine, volevo chiedervi un informazione in merito, l’ultima mansione svolta a tempo determinato con licenziamento per giustificato motivo oggettivo che risale a settembre 2017 (2 mesi di attività) e che riguarda il settore edile (quindi l’attività rientrerebbe nella categoria dei lavoratori gravosi), rientrei anche nei 7 anni degli ultimi, 10 per aver svolto da gennaio 2005 a gennaio 2016 lavoro agricolo come dipendente (anche questa attività rientrerebbe nella categoria dei lavori gravosi), l’unica pecca in cui forse non rientrerei sono i 36 anni di contributi, forse ne ho 34,6, la domanda che mi pongo è la seguente:
dato che a metà aprile di quest’anno compierò 63 anni e dal 5 marzo 2018 raggiungo il termine dei 3 mesi di disoccupazione senza aver percepito ammortizzatori sociali dopo aver percepito la Naspi fino al 5 dicembre 2017, potrei fare domanda con il requisito da disoccupato e rientrare nel requisito dei 30 di contributi? Grazie.
Analizziamo le due possibilità di pensione anticipata: APE Sociale per lavoro gravoso o APE Sociale con status disoccupato.
Pensione anticipata APE Sociale per lavoro gravoso
L’APE sociale è una prestazione assistenziale erogata dall’INPS ai lavoratori che hanno raggiunto almeno 63 anni di età e che non siano titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
La prestazione viene corrisposta fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al raggiungimento dei requisiti della pensione anticipata. L’importo dell’assegno pensionistico non può superare 1.500 euro, inoltre, non va né rivalutato né integrato al minimo.
Requisiti
I requisiti richiesti per poter accedere all’APE Sociale sono:
- almeno 63 anni di età;
- maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia entro i 3 anni e 7 mesi successivi all’inizio dell’Ape.
Inoltre è necessario rientrare in una di queste 4 categorie di tutela:
- lavoratori disoccupati senza ammortizzatori sociali che hanno maturato almeno 30 anni di contributi;
- lavoratori disabili con una percentuale di invalidità del 74% e con almeno 30 anni di contributi;
- lavoratori con almeno 30 anni di contributi che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con disabilità (Caregiver);
- lavoratori che hanno svolto lavoro faticoso e pesante e rientrano nelle “attività gravose”, il lavoro dovrà essere stato svolto per almeno 6 degli ultimi 7 anni e hanno almeno 36 anni di contributi
Tra le professioni gravose troviamo:
- gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- i conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- gli addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- gli insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
- il personale non qualificato addetto a servizi di pulizia;
- i facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- gli operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori rifiuti.
Con la legge di stabilità 2018, la lista si è ampliata, sono rientrati anche i:
- lavoratori marittimi;
- pescatori;
- operai agricoli;
- operai siderurgici (di seconda fusione).
Quando presentare la domanda
La legge di Bilancio 2018 riporta importanti novità per l’APe Sociale, è stata confermata per tutto il 2018 e conferma due date di scadenza per la presentazione della domanda:
- 31 marzo 2018:
- 30 novembre 2018
Per maggiori informazioni leggere l’articolo: Pensione anticipata Ape Sociale 2018 quando va presentata la domanda?
Conclusioni
Le consiglio di rivolgersi ad un patronato e far controllare la sua posizione contributiva, lei può tranquillamente fare domanda per Ape Sociale con lo stato di disoccupato, se dopo la cessazione del lavoro ha percepito la NASPI e sono passati tre mesi dall’esaurimento dell’indennità.
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