Pensione anticipata a 59 anni e 41 anni di contributi, il quesito di un nostro lettore:
Buongiorno, a gennaio del 2018 faccio 59 anni, e a novembre dello stesso anno faccio 41 anni di contributi. Potrei andare in pensione quando? Grazie.
Risposta
Possono accedere alla pensione anticipata Quota 41, i lavoratori dipendenti ed autonomi, iscritti all’AGO, che abbiano maturato almeno un anno di contributi, nello specifico corrispondente a 12 mesi e 52 settimane lavorative. L’anno di lavoro deve risultare svolto prima del compimento del 19° anno di età, inoltre bisogna trovarsi nelle seguenti categorie di tutele:
- Dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente, e che da tre mesi non percepiscono la NASPI;
- Lavoratori dipendenti e anche lavoratori autonomi, che da circa 6 mesi assistono il familiare con handicap grave ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3 (Caregiver)
- Lavoratori con una disabilità accertata superiore o uguale al 74%;
- Dipendenti che svolgono un lavoro usurante
- Dipendenti che svolgono un lavoro gravoso almeno da 6 mesi
Pensione lavoro precoce quando va fatta la domanda?
La domanda può essere presentata dal 1° marzo di ciascun anno.
- 41 anni di contributi;
- i 3 mesi di inoccupazione successivi al percepimento della Naspi;
- per i lavoratori usuranti almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro prestato, oppure metà della via lavorativa nella mansione usurante;
- per i lavoratori che svolgono una mansione gravosa, i 6 anni di lavoro prestato in via continuativa.
Se si trova in una di queste situazione, può presentare la domanda entro il 1° marzo 2018 e non oltre il 30 novembre.
Per maggiori informazioni consiglio di leggere l’articolo: Pensione lavoratori precoci, requisiti maturati nel 2018, quando va presentata la domanda?
Pensione anticipata a 59 anni le alternative possibili
Se non ha i requisiti sopraevidenziati, può scegliere una delle seguenti forme pensionistice:
Pensione APE Volontaria: requisiti
L’Ape volontaria è un’opzione irreversibile, a differenza dell’Ape sociale, non ci sono preferenze per disoccupati o invalidi.
L’APE volontaria si rivolge a tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici con età anagrafica pari o superiore ai 63 anni e che maturano entro 3 anni e 7 mesi il diritto a una pensione di vecchiaia d’importo, certificato dall’INPS, non inferiore a un certo limite.
Per accedere al prestito è necessario, al momento della richiesta:
- avere un’età anagrafica di 63 anni di età ed essere in possesso di almeno 20 anni di contributi;
- maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi;
- avere un importo della futura pensione mensile, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’AGO;
- non percepire assegno di invalidità o pensione diretta.
La pensione RITA
Un’ altra alternativa interessante è la Rendita integrativa RITA, inserita con la manovra 2018, la rendita integrativa temporanea anticipata diventa accessibile quando mancano cinque anni alla pensione, non viene più previsto il requisito anagrafico dei 63 anni, resta invariato il requisito contributivo di 20 anni di contribuzione versata.
L’accesso alla RITA predispone la cessazione del rapporto di lavoro. Viene abolito che il lavoratore deve aver richiesto effettivamente l’APE volontaria, ma è sufficiente che abbia i requisiti previsti per l’APE volontario per poter farne richiesta.
Conclusione
Le consiglio di rivolgersi ad un patronato e far verificare la sua situazione e con loro scegliere la forma pensionistica più adatta alle sue esigenze.
Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienze per la risposta, risponderemo a tutti“.