Buonasera direttore,
mi rivolgo a lei per avere qualche chiarimento in più riguardo alla mia pensione futura.
Con la sua età e la sua anzianità contributiva non vedo grosse soluzioni a parte la Rita, se ha un fondo previdenziale integrativo.
Per i lavoratori disoccupati, infatti, vi è la possibilità di accedere alla Rita anche 10 anni prima del compimento dell’età della pensione di vecchiaia se privi di occupazione da almeno 24 mesi.
Per approfondire sulla RITA leggi anche:Pensione anticipata RITA a 61 anni, i vantaggi ad uscire prima
Altra possibilità potrebbe essere rappresentata dall’Ape sociale, se prorogata e resa strutturale con la legge di Bilancio di fine anno, al compimento dei 63 anni di età, ma in quel caso dovrebbe attendere almeno 4 anni.
Un’alternativa per percepire redditi, se non dovesse rientrare in nessuna delle due misure, potrebbe provare a vedere se rientra nel REI, una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica.
Fino a luglio sono richiesti sia requisiti familiari che economici, a partire da luglio 2018, invece, soltanto quelli economici.
REI, requisiti familiari
Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:
- presenza di un minorenne;
- presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
- presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).
- presenza di una persona di età pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione*.
Rei requisiti economici:
Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:
- un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
- un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
- un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
- un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona).
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Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.