Pensione anticipata a 64 anni nel 2024, la guida, le finestre, gli importi ed i Bonus previsti

Ecco una guida dettagliata a tutte le novità sulla pensione anticipata contributiva, come sfruttarla a pieno, quali sono i vincoli, tutti i bonus e le agevolazioni previste.
7 mesi fa
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La pensione anticipata è quella misura che l’INPS eroga a soggetti che, indipendentemente dalla loro età anagrafica, raggiungono i 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Esiste anche una forma di pensione anticipata destinata esclusivamente a certi contribuenti, accessibile a 64 anni di età con solo 20 anni di contributi versati.

Questa versione di pensione anticipata è riservata a chi ha iniziato a versare contributi dopo l’entrata in vigore della riforma Dini e il passaggio al sistema contributivo.

Dalla Legge Fornero in poi, il legislatore ha apportato modifiche significative e continue a questa misura. Anche l’ultima legge di Bilancio ha profondamente rivisto la struttura della pensione anticipata contributiva.

Ecco perché adesso occorre, per la pensione anticipata a 64 anni nel 2024, chiarire tutti gli aspetti

È fondamentale, per la pensione anticipata a 64 anni nel 2024, chiarire tutti gli aspetti. Partendo dalle finestre per la decorrenza, arrivando agli importi della prestazione e ai bonus previsti.

“Buongiorno, sono interessata alla pensione anticipata contributiva. Voglio capire come funziona nel 2024 la pensione a 64 anni di età con 20 anni di contributi. Quali sono i vincoli, quali i vantaggi, cosa devo fare per capire se posso sfruttarla. E tutto ciò che si dovrebbe conoscere di questa particolare misura di pensione. I miei dati al 31 marzo sono i seguenti: 64 anni di età compiuti, 24 anni di contributi versati, primo accredito a febbraio 1999, madre di 4 figli e stipendio preso dal 2023 a oggi pari a 1.700 euro al mese al netto delle tasse.”

Pensione anticipata a 64 anni nel 2024, la guida, le finestre, gli importi e i Bonus previsti

Le pensioni anticipate, introdotte dalla riforma Fornero, hanno sostituito le vecchie pensioni di anzianità che consentivano il pensionamento senza vincoli anagrafici con 40 anni di contributi. Oltre a quelle, c’era la Quota 96, che permetteva di andare in pensione a 60 anni con 35 anni di contributi e il raggiungimento della quota richiesta, comprese le frazioni di anno.

Attualmente, le pensioni anticipate si basano su 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Esiste anche la pensione anticipata contributiva, che si completa a 64 anni con 20 anni di contributi, ma solo per chi non ha effettuato versamenti prima del 1996. È questa la misura su cui si concentra la nostra attenzione.

Ecco i vincoli per il trattamento anticipato dei contributivi puri

La pensione anticipata contributiva richiede il raggiungimento di un importo soglia, altrimenti non viene concessa. Tale importo è pari a tre volte l’assegno sociale per tutti gli uomini e per le lavoratrici senza figli, a 2,8 volte per quelle con un figlio e a 2,6 volte per quelle con più figli.

Con un assegno sociale nel 2024 pari a 534,41 euro al mese, l’importo soglia corrisponde a:

1.603,23 euro (3 volte l’assegno sociale); 1.496,35 euro (2,8 volte l’assegno sociale); 1.389,46 euro (2,6 volte l’assegno sociale).

Dall’importo soglia per il diritto al trattamento, all’importo massimo per la misura dello stesso trattamento

L’importo soglia non deve essere confuso con l’importo massimo della prestazione. Che a partire dal 2024, in seguito alla legge di Bilancio del governo Meloni, è limitato a cinque volte il trattamento minimo INPS. Nel 2024, il trattamento minimo INPS è 598,61 euro, pertanto l’importo massimo erogabile è 2.993,05 euro al mese. Questo limite sarà valido fino al raggiungimento dei 67 anni, età pensionabile per la quiescenza di vecchiaia ordinaria.

Finestre e altre novità della pensione anticipata contributiva

Una delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio del governo Meloni riguarda le finestre mobili per la decorrenza della pensione. Ora, la pensione non inizia il primo giorno del mese successivo al raggiungimento dei requisiti, ma dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti.

Il Bonus sulle pensioni e i coefficienti di trasformazione che cambiano

Le lavoratrici madri possono beneficiare di un coefficiente di trasformazione migliore, che varia a seconda del numero di figli.

Questo incremento può aiutare a raggiungere gli importi soglia precedentemente citati.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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