L’Inps con circolare numero 34 del 23 febbraio 2018 ha fornito istruzioni più specifiche per la domanda Ape Social, ovvero la pensione anticipata gratuita riservata ad alcune categorie di lavoratori. Di seguito tutti i casi particolari.
Ape Social disoccupati: requisiti e lavori ammessi
La Legge di Bilancio 2018 ha inserito i disoccupati involontari, ad esempio per scadenza del contratto a termine, nella platea dei potenziali beneficiari Ape Social. Condizione fondamentale è aver avuto, nei 36 mesi precedenti alla cessazione del rapporto, periodi di lavoro subordinato lunghi almeno 18 mesi nonché aver concluso da almeno tre mesi il godimento della prestazione di disoccupazione loro spettante.
Ape Social caregiver: condizioni e chiarimenti
Paragrafo a parte viene dedicato all’Ape Social per i caregiver, ovvero i soggetti che si prendono cura di parenti conviventi entro il secondo grado o affini affetti da grave handicap, da almeno sei mesi (continuativi). Per il riconoscimento e l’accesso all’Ape Social è inoltre necessario che siano mancanti (sia da un punto di vista fisico che giuridico) parenti di primo grado o che questi abbiano più di 70 anni, siano a loro volta affetti da patologie invalidanti.
Lavori gravosi, pensione anticipata: istruzioni Inps
In merito al riconoscimento delle mansioni gravose che danno diritto all’Ape Social, nella circolare in analisi l’Inps precisa che queste debbano essere svolte per sette anni negli ultimi dieci oppure sei negli ultimi sette. Rilevano sia i periodi coperti da contribuzione obbligatoria riferita all’attività gravosa che i periodi in cui è stata accreditata contribuzione figurativa.
Pensione anticipata lavoratrici mamme: novità
Le donne con figli godono di una ulteriore riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso all’Ape Social fino ad un massimo di due anni.
Qui trovi in allegato la circolare con le ultime istruzioni Inps in merito ai casi particolari di accesso all’Ape Social.