Pensione anticipata e assegno invalidità per Fibrosi Cistica, tutte le alternative

Pensione anticipata e assegno invalidità per Fibrosi Cistica, quando è possibile e come richiedere le agevolazioni, tutte le alternative.
7 anni fa
4 minuti di lettura

Pensione anticipata invalidità Fibrosi Cistica, i quesiti dei nostri lettori:

Invalidità Civile, ho un figlio di 44 anni invalido al 100% e concessione legge 104. Ha una malattia genetica, la Fibrosi Cistica, perciò è Deambulante e svolge una vita “normale”. Percepisce il solo assegno di invalidità da 25 anni, cioè da quando venne riscontrata la sua patologia. Ha diritto a qualche incremento? Ha partecipato a diversi bandi avviamento disabili ma il miglior “piazzamento” è stato circa 600 all’ultimo per circa 50 posti pubblici. Grazie per l’attenzione.

Nei casi in cui ci sia la legge 104 art.

3 comma 3 che attesti una disabilità grave, la legge riconosce:

L’assistenza economica in favore degli invalidi civili è costituita da:

Assegno mensile di assistenza;
Pensione d’inabilità civile;
Indennità d’accompagnamento;
Indennità di frequenza;
Assegno ordinario di invalidità;
Pensione d’inabilità  previdenziale .

Nel suo caso oltre al collocamento mirato e l’assegno ordinario di invalidità che già percepisce, non ci sono altre agevolazioni. Ricordiamo che l’assegno viene aggiornato annualmente dall’Inps.

Pensione anticipata per persone con Fibrosi Cistica

Salve, sono invalido civile al 100%, ho fatto 4 trapianti e altri 3 interventi operatori per fibrosi cistica, lavoro come impiegato in azienda privata, ho legge 104, 16 anni di contributi e vorrei sapere quali sono i miei diritti per percerire una eventuale pensione con 15 o 20 anni di versamento contributi…È possibile?

Risposta

Per chi è affetto da fibrosi cistica (o da altra patologia) esiste la possibilità di anticipare l’età pensionabile.

Per poter accedere al prepensionamento, la patologia e la condizione invalidante, deve essere stata riconosciuta da un’apposita Commissione e la percentuale di invalidità riconosciuta deve essere superiore al 74%.

A decorrere dall’anno 2002, legge n. 388 del 23.12.2000 art. 80 comma 3, consente “ai lavoratori che hanno una invalidità civile riconosciuta superiore al 74%, di richiedere,  per ogni anno di servizio effettivamente svolto presso pubbliche amministrazioni o aziende private ovvero cooperative – il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa utile ai soli fini del diritto alla pensione e dell’anzianità contributiva; il beneficio è riconosciuto fino al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa”.

Quindi, con il beneficio riconosciuto di cinque anni di contribuzione, il lavoratore disabile, può anticipare il pensionamento 5 anni prima.

Per avere i cinque anni di contribuzione bisogna fare domanda all’Inps, il riconoscimento non è automatico. Possono accedere alla pensiona anticipata, il lavoratori invalidi con una percentuale non inferiore all’80%, con un’età anagrafica di 60 anni per gli uomini e 55 anni per le donne, con una contribuzione minima di 20 anni.

Ricordiamo che il beneficio della diversa età pensionabile è concesso soltanto ai lavoratori del settore privato.

Abbiamo evidenziato tutte le alternative possibili, in quest’articolo: Pensione anticipata con invalidità 75% e 21 anni di contributi o 57 anni e 41 anni di contributi

Riassumendo, se i contributi sono stati versati prima del 31/12/1992 vanno bene anche 15 anni, altrimenti ci vogliono 20 anni per poter accedere alla pensione anticipata.

Assegno invaldità affetto da Fibrosi Cistica, dipendente pubblico

Sono una dipendente asl con uno stipendio da 1.250 mensili ho 64 anni sono affetta da fibrosi cistica a gennaio di quest’anno mi hanno riconosciuta l’invalidità al 100% con comma 3 art.1, vorrei sapere se mi spetta l’assegno in base ai contributi versati (ho 36 anni di servizio) e la 104 per poter usufruire sei tre gg. A chi devo chiedere l’esenzione del ticket con decorrenza maggio 2017? In aprile compirò 65 anni ogni mese sono ricoverata per polmoniti e versamento pleurico per un eventuale ricorso a chi devo rivolgermi e devo pagarmi l’avvocato in attesa di una vs.risposta vi porgo distinti saluti grazie.,

Risposta

I dipendenti pubblici, a differenza di quelli del settore privato, non possono accedere all’anticipo della pensione di vecchiaia per invalidità superiore all’80% poiché questo beneficio è a loro precluso.

Anche se, si possiedono tutti i requisiti, i dipendenti pubblici non possono fare richiesta di questa tipologia di pensionamento.

Possibile alternativa con inabilità al lavoro

Hanno diritto alla pensione di inabilità, tutti i lavoratori dipendenti pubblici, che abbiano un’inabilità permanente e assoluta, fisica o mentale, a svolgere qualsiasi attività lavorativa. L’inabilità non deve derivare da una causa di servizio. Il lavoratore per poter fare domanda deve avere almeno cinque anni di anzianità contributiva, anche se non sono continuativi, di cui almeno tre devono essere stati versati nei cinque anni precedenti alla cessazione dal servizio.

Bonus per assistere una persona disabile

Buongiorno, sono la ragazza di una disabile di 32 anni affetta da fibrosi cistica. Io l’assisto 24 ore su 24 per farle fare tutte le terapie che deve fare.Volevo sapere se il bonus riguarda anche noi oppure solo agli over 80? Per caso ci sono altre domande che possiamo fare? Grazie

Risposta

Tra i disegni di legge all’attenzione del Parlamento, si prevede l’approvazione di un testo unico per i caregiver, con l’attivazione di misure di sostegno e nuove forme di aiuto, tra le quali compare il Bonus disabili 2018 di euro 1.900, che dovrà essere erogato sotto forma di:
  • contributo economico di 1.900 euro a titolo di rimborso spese per chi assiste un familiare over 80;
  • detrazione fiscale di 1900 euro, per chi assiste un familiare disabile di età pari o superiore a 80 anni, entro il terzo grado di parentela. Questa forma di detrazione si va a sommare alle altre agevolazioni e benefici in vigore per l’assistenza ai disabili e non autosufficienti. Per ottenere la detrazione il caregiver deve presentare lo stato di famiglia contenente il suo nome, quello del soggetto assistito e l’I.S.E.E.

Attualmente queste forme di aiuto a sostegno di assistenza ai familiari disabili, non sono ancora in vigore.

Per poter dare una risposta concreta, bisogna attendere le disposizioni INPS, la legge di Bilancio 2018 ha previsto varie misure per l’assistenza disabili, per maggiori chiarimenti, consigliamo di leggere l’articolo: Assegno per assistere il familiare con legge 104, chi ne ha diritto, tutte le novità 2018

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienze per la risposta, risponderemo a tutti”.

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