Buonasera,
sono un bracciante agricolo, ho 40 anni di contributi, la mia età anagrafica è di 54 anni. Attualmente sono disoccupato, il nostro lavoro è stagionale, purtroppo forse LEI sa già che le grandi aziende preferiscono assumere giovani, perché i contributi non li pagano, così licenziano facilmente. Per favore può farmi capire cosa mi aspetta in futuro? Visto che a questa età non mi assume nessuno, è sono stanco di essere umiliato. In attesa di una risposta cordiali saluti.
Avendo 40 anni di contributi e 54 anni di età rientra senza ombra di dubbio nei lavoratori precoci e con solo un altro anno di contributi potrebbe accedere alla quota 41.
Dal 1 gennaio 2018, inoltre, i braccianti agricoli sono stati inclusi, insieme a siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nel perimetro dei lavori usuranti, Operai dell’agricoltura, della zootecnia e pesca, Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare dipendenti o soci di cooperative, Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne, nelle cosiddette mansioni gravose.
Le mansioni gravose, se svolte in via continuativa per almeno 6 anni nei 7 anni precedenti la domanda di pensione, sono una delle condizioni per accedere alla quota 41. Questo significa che le mancherebbe soltanto 1 anno di contributi (poiché per i gravosi è previsto anche lo stop all’aumento dell’età pensionabile legato alla speranza di vita) per poter accedere alla pensione.
So che l’umiliazione di cui parla non è una cosa piacevole, ma se riuscisse a versare quest’anno di contributi mancante potrebbe accedere alla pensione riservata ai lavoratori precoci. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un patronato per chiedere se è possibile, in alternativa, versare l’anno di contributi mancante attraverso i contributi volontari ed accedere alla pensione quota 41 come disoccupato.
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