Pensione anticipata caregiver: quando è possibile con quota 41

Quando un caregiver rientra nella possibilità di poter fruire della pensione con la quota 41 precoci? Vediamo quali requisiti sono richiesti.
6 anni fa
1 minuto di lettura

Buongiorno Sig.ra Patrizia.

Ringraziando anticipatamente, specifico le mie domande e quesiti.
Ho 58 anni con 42 anni di contributi. (precoce)
Ho legge 104 per mio papà (non convivente) e per mia suocera (convivente).
Da quello che ho capito, dovrei andare in pensione anticipata a 1/5/2020.
Maturando 42 e 10 mesi, più finestra.
Ho qualche possibilità di anticipare questo tempo?
1 ) Se mio papà (oltre 80enne) convive già con un figlio, al momento disoccupato, rientro in qualche categoria particolare?
Inoltre:
2 ) Se mia suocera (oltre 90enne) ha altri figli, oltre a mia moglie, visto che convive con noi, ho qualche possibilità di anticipare la pensione di qualche mese?
Rinnovando i ringraziamenti invio cordiali saluti.

Pensione quota 41 caregiver

L’unico modo per poter anticipare la pensione rispetto all’anticipata con 42 anni e 10 mesi è, essendo un lavoratore precoce, poter rientrare nella quota 41 riservata, proprio, ai lavoratori precoci.

Avendo i 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni e oltre 41 anni di contributi potrebbe rientrare nella quota 41 in qualità di caregiver, riservata ai lavoratori precoci che assistono  al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Non può richiedere il beneficio per suo padre, non essendo convivente con lei, ma può richiederlo per sua suocera convivente poiché i suoceri, essendo parenti di primo grado del coniuge, rientrano tra gli affini di primo grado (equiparati ai parenti di primo grado). Non è importante che sua suocera abbia altri figli oltre sua moglie, non vi è un grado di priorità nella fruizione dei permessi legge 104 e nella cura dei familiari in base a tale legge, l’unico vincolo che la quota 41 richiede è la convivenza e il grado di parentela. Può, quindi, provare a presentare domanda per accedere alla quota 41 per vedere se le riconoscono il beneficio.

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