Pensione anticipata: come ottenerla a 62 anni senza riforma?

La Riforma Pensioni è uno dei temi più caldi del Governo Draghi. Prima di fine anno, sarà necessario definire soluzioni alternative alla pensione anticipata post-Quota 100 che il 31 dicembre 2021 non verrà rinnovata.
3 anni fa
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La Riforma Pensioni è uno dei temi più caldi del Governo Draghi. Prima di fine anno, sarà necessario definire soluzioni alternative alla pensione anticipata post-Quota 100 che il 31 dicembre 2021 non verrà rinnovata.

Nel frattempo, chiediamoci quali sono le possibilità effettive per prepensionarsi 5 anni prima rispetto alla pensione di vecchiaia a 67 anni di età come previsto dalla Legge Fornero.

Attualmente, esistono 5 modi per ottenere la pensione anticipata a 62 anni senza Riforma. Vediamo di che si tratta, quali sono i beneficiari ed i requisiti.

Pensione anticipata a 62 anni senza Riforma: Quota 100 entro fine 2021

L’addio a Quota 100 (misura sperimentale introdotta dal DL 4/2019 della durata di 3 anni) scatterà il 1° gennaio 2022.

Nel frattempo, entro fine anno 2021, è possibile richiedere la pensione anticipata con questa misura.

Per accedere a Quota 100 bisogna maturare i requisiti entro il 31 dicembre 2021 ma ricordiamo che, avendo i requisiti, si può richiedere la pensione anticipata anche dopo questa data. L’importante è aver maturato i requisiti entro fine 2021 che sono i seguenti:

– almeno 62 anni di età;

– 38 anni di contributi versati

Lavori notturni e usuranti

Alcune categorie di lavoratori possono andare in pensione 5 anni prima del previsto (anche qualche mese in più).

Questa forma di pensione anticipata spetta a lavoratori dipendenti addetti a mansioni particolarmente usuranti (lavoratori notturni, addetti alla linea di catena e conducenti di veicoli, chi lavora in cave, miniere, gallerie).

Bisogna possedere i seguenti requisiti:

– almeno 61 anni e 7 mesi di età;

– 35 anni di contributi versati.

Assegno straordinario

Più che una pensione anticipata, l’assegno straordinario è una prestazione a sostegno del reddito a carico del datore di lavoro destinatario dei fondi di solidarietà bilaterali.

L’assegno viene riconosciuto tramite accordi aziendali o territoriali e serve ad accompagnare alla pensione (di vecchiaia o anticipata) i lavoratori con contratto a tempo indeterminato che raggiungono i requisiti anagrafici e contributivi entro 5 anni dalla cessazione del rapporto lavorativo.

Contratto di espansione

Nel 2019, il decreto Crescita ha introdotto un’altra misura sperimentale che consente la fuoriuscita dal lavoro 5 anni prima, a 62 anni anziché a 67 come previsto per la pensione di vecchiaia.

Questa formula di prepensionamento si chiama contratto di espansione, misura prorogata a tutto il 2021 dalla Legge di Bilancio.

Il decreto Sostegni bis ha introdotto delle modifiche: la soglia minima prevista di 250 dipendenti viene estesa alle aziende con almeno 100 dipendenti.

Può accedere al contratto di espansione il lavoratore con almeno 62 anni di età e 20 anni di anzianità contributiva.

Isopensione

La quinta ed ultima via per il prepensionamento è l’isopensione, una soluzione di pensionamento anticipato attivabile da aziende con oltre 15 dipendenti.

L’isopensione permette di anticipare la pensione fino a 7 anni ed è quindi possibile, anche in questo caso, uscire dal lavoro all’età di 62 anni.