Pensione anticipata con invalidità: quale strada è migliore?

Quale strada di pensionamento per un invalido all'80% percettore di assegno ordinario di invalidità?
6 anni fa
1 minuto di lettura

Salve. 
Sono un lavoratore del settore privato di 61 anni, con invalidità all’80%. Percepisco l’assegno ordinario di Invalidità rinnovato 2 volte. Ho maturato 40 anni di contributi, più due con l’invalidità. Le chiedo un consiglio se posso accedere alla pensione anticipata rinunciando all’assegno. Eventualmente mi converrebbe fare domanda di pensione di vecchiaia anticipata per Invalidità? 
La ringrazio anticipatamente per una sua gentile risposta. Cordialmente.

Essendo una vera e propria pensione all’assegno ordinario di invalidità non si può rinunciare e l’accesso alla pensione anticipata è possibile, al compimento dei 42 anni e 10 mesi, solo eventualmente non rinnovando l’assegno ordinario di invalidità dopo i 3 anni.

Come abbiamo già detto in diverse occasioni, infatti, i titolari di assegno ordinario di invalidità non possono accedere alla pensione anticipata poiché AOI si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni; la pensione anticipata, invece, è preclusa a chi è già percettore di altra pensione diretta (è l’AOI è una pensione diretta).

A questo punto, le strade percorribili per lei sono 2: o non rinnova assegno ordinario di invalidità alla sua scadenza (sarebbe il terzo rinnovo che lo renderebbe permanente) per accedere alla pensione anticipata alla maturazione dei 42 anni e 10 mesi di contributi, o sceglie di presentare domanda di pensione di vecchiaia anticipata per lavoratori invalidi con percentuale superiore all’80% per la quale, però, dovrebbe sottoporsi a nuova visita di commissione medica ASL/INPS e, una volta concessa l’invalidità pensionabile, attendere una finestra di 12 mesi per la decorrenza del trattamento pensionistico. In questo caso, infatti, AOI si trasformerebbe nella pensione di vecchiaia anticipata per invalidi.

Le ricordo, inoltre, che avendo una invalidità superiore al 74%, ha diritto alla maggiorazione contributiva per gli invalidi, da richiedere a domanda al momento del pensionamento, che le riconosce per ogni anno lavorato con invalidità superiore alla percentuale citata, 2 mesi di contribuzione figurativa fino a un tetto massimo di 5 anni di contributi figurativi, utili solo al diritto per la pensione ma non alla misura.

Per approfondire leggi anche: Maggiorazione contributiva invalidi: riconoscimento solo a domanda

Articolo precedente

Offerte Eni Gas e Luce giugno 2019 con sconti e regali

La riforma delle pensioni secondo Elsa Fornero
Articolo seguente

Patrimoniale, la Fornero rilancia l’imposta sulla ricchezza delle famiglie