Salve,
sono nato il 16 maggio 1963 e sono un precoce. Perlomeno sulla carta.
Prima che sia tardi vorrei togliermi uno scrupolo e vedere se questa mia idea sia fattibile, così le vengo a spiegare;
Ho iniziato a lavorare il 01/06/1978 e avevo 15 anni , a tutt’oggi se non vado errato a giugno arriverò a 40 anni di contributi pieni senza mai smettere di lavorare.
Negli ultimi 20 anni ho lavorato e lavoro nell’industria ceramica (che non è passata come usurante) di cui gli ultimi 7 ho fatto lavoro a turni, anche di notte, facendone circa 65 giorni all’anno di media.
La mia richiesta ė :
Posso fare domanda all’INPS e poter essere riconosciuto come precoce dato che ho fatto tutte queste notti oppure non ne vale la pena e dovrò subire la data dell’agosto 2023 che mi da il mio account INPS ne “la mia pensione futura” ..?
Consideri che l’anno prossimo avrò 41 anni di versamenti e 55 anni di età a giugno.
Grazie anticipatamente per la sua gradita risposta!
Sulla carta ovviamente è un lavoratore precoce, e questo nessuno può toglierglielo, avendo iniziato a lavorare all’età di 15 anni.
Non vi rientra neanche come notturno: per essere ritenuto usurante un lavoratore deve svolgere almeno 78 notti l’anno o deve lavorare almeno 3 ore per notte tutte le notti.
Con le sue 65 notti l’anno rientra nella pensione anticipata per coloro che svolgono da 64 a 71 notti l’anno che richiede i seguenti requisiti:
- quota 99,6, con un minimo di:
- 63 annie 7 mesi d’età;
- 35 annidi contributi.
Il modo più veloce, quindi, per accedere alla pensione nel suo caso è la classica pensione anticipata che, al momento, per gli uomini richiede quei requisiti di 42 anni e 10 mesi di contributi, ma che già nel 2019 aumenterà a 43 anni 3 mesi.
Probabilmente quello che le suggerisce l’Inps nella “sua futura pensione” è proprio questo, arrivare al requisito richiesto per la pensione anticipata, requisito che continuerà ad aumentare ogni biennio dal 2021 in poi.
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