Coloro che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti, riconosciuti come lavoratori usuranti, hanno la possibilità di accedere alla pensione in anticipo rispetto all’età ordinaria per la vecchiaia.
Il Decreto Legislativo 67/2011 ha introdotto dal 1° gennaio 2008 una disciplina che consente di anticipare l’età pensionabile.
Pensione anticipata lavoratori usuranti: i requisiti necessari
Il messaggio Inps n. 793 del 18 febbraio 2020 dispone che possono beneficiare della pensione anticipata coloro che maturano i requisiti dal primo gennaio al 31 dicembre 2021:
- se lavoratori dipendenti purché in possesso di un’età anagrafica minima di 61 anni e 7 mesi;
- se lavoratori autonomi invece con un’età anagrafica minima di 62 anni e 7 mesi;
- se in possesso di un’anzianità contributiva di 35 anni.
Lavoratori usuranti: le categorie
Le attività di cui al Decreto Legislativo n.
- lavoratori notturni: i lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo; i lavoratori a turni che prestano lo loro attività nel periodo notturno per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 64,
- lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti di cui all’art. 2 del D.M. del 19 maggio 1999. Si tratta dei soggetti che hanno svolto lavori in galleria, cava o miniera; i lavori in cassoni ad aria compressa; i lavori ad alte temperature; lavori espletati in spazi ristretti; le attività per l’asportazione dell’amianto; i lavori svolti dai palombari,
- conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo,
- lavoratori addetti alla linea di catena, ovvero i lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro indicati nell’elenco n. 1 contenuto nell’allegato 1 allo stesso Decreto Legislativo n. 67/2011.
Lavoratori usuranti: domanda
La domanda deve essere presentata all’INPS entro il 1° maggio 2021. La domanda non deve essere confusa con la domanda di pensione che sarà presentata solo in un momento successivo.
La presentazione della domanda oltre i termini sopra indicati comporta il differimento del diritto alla decorrenza da uno a tre mesi a seconda dei mesi di ritardo.