La normativa attuale prevede diverse regole e strumenti che permettono di anticipare il pensionamento. Ecco un quadro riassuntivo che evidenzia sei forme principali che permettono la possibilità di pensione anticipata:
- Regime sperimentale – Opzione donna;
- Disposizioni eccezionali per il settore privato – quota 96;
- Salvaguardie;
- Versamento Volontario e riscatto contributivo;
- Invalidi;
- Contribuzione in più casse.
Regime sperimentale – Opzione donna
E’ la forma di pensione anticipata riservata alle donne in base all’art. 1 comma 9 legge 243/2004 “Opzione donna”. Questa norma consente alle lavoratrici di optare per la liquidazione dell’assegno esclusivamente con il sistema contributivo, se hanno perfezionano i seguenti requisiti:
- 57 anni e 3 mesi di età;
- 58 anni e 3 mesi per le lavoratrici autonome;
- 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015 .
Il diverso sistema di calcolo determina una penalità sull’assegno della pensione.
Disposizioni Eccezionali per il settore privato – quota 96
L’articolo 24, comma 15-bis del Dl 201/2011 consente ai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno raggiunto la quota 96 entro il 31.12.2012, e precisamente:
- 60 anni di età e 36 di contributi
- oppure 61 anni e 35 di contributi
di conseguire la pensione anticipata in via eccezionale all’età di 64 anni e 3 mesi. Alla stessa età possono uscire le lavoratrici dipendenti del settore privato che hanno raggiunto 60 anni e 20 anni di contributi entro il 31 dicembre 2012.