Pensione anticipata opzione donna: come diminuire la decurtazione dell’assegno

Di quanto si riduce l'assegno scegliendo l'opzione donna? Come è possibile diminuire la decurtazione?
8 anni fa
1 minuto di lettura

Per le lavoratrici che optano per la pensione con il regime sperimentale opzione donna di quanto si riduce l’assegno previdenziale?

La Legge di Stabilità 2016 ha confermato la possibilità per le donne di accedere alla pensione con 57 anni di età a patto che l’assegno sia calcolato interamente con il metodo contributivo.

I requisiti per l’accesso al regime sperimentale sono fissati dalla legge numero 243 del 2004 che richiede per le lavoratrici dipendenti 57 anni e per quelle autonome 58 cui, a partire dal 1 gennaio 2013 vanno aggiunti 3 mesi di aumento per la speranza di vita.

Oltre al requisito anagrafico è richiesta un’anzianità contributiva di 35 anni.

Il possesso dei requisiti va perfezionato entro e non oltre il 31 dicembre 2015. La prestazione, poi, sarà erogata dopo un periodo di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per quelle autonome.

Decurtazione assegno opzione donna

Esercitando l’opzione donna bisogna mettere a conto una decurtazione dell’assegno pensionistico pari al 25/30% per effetto del calcolo interamente contributivo. Con il sistema misto, infatti, il calcolo della pensione porterebbe ad un assegno di un quarto più ricco. La decurtazione, però, varia anche in base all’età della lavoratrice e alla sua carriere oltre che all’anzianità contributiva e alla data di accesso al regime sperimentale.

Il taglio sarà tanto più pesante quanto è minore l’età anagrafica di accesso alla pensione, poichè le regole del sistema contributivo prevedono il ricalcolo dell’assegno con i coefficienti di trasformazioni ancorati all’età anagrafica alla decorrenza della pensione.

Nella prossima pagina vedremo come ridurre la decurtazione dell’assegno senza rinunciare alla possibilità di esercitare l’opzione donna.