Pensione anticipata Opzione donna, analizziamo in quest’articolo due quesiti dei nostri lettori, entrambi sono figure Caregiver.
Pensione a 60 anni e 40 anni di contributi
Buongiorno, gentilissima Signora Angelina Tortora. Leggo con interesse le Sue risposte ai quesiti che le vengono proposti.
Anch’io vorrei permettermi di disturbarLa chiedendole lumi sulla posizione che qui riassumo.
Una dipendente comunale, 60 anni di età compiuti a marzo 2018, e 40 anni di contributi a giugno 2018, assiste la propria mamma invalida al cento per cento, dimora abitualmente con lei, ininterrottamente, da oltre sei mesi (da dicembre 2017) e fruisce dei congedi retribuiti previsti dalla legge 104.
Le chiedo, per favore, di dirmi se ha la possibilità di andare in pensione il prossimo anno, senza dover ricorrere alla “Opzione Donna”, per la quale ha già i requisiti, ma, com’è noto, è una scelta che comporta una notevole decurtazione dell’assegno pensionistico.
La ringrazio dell’attenzione e resto in attesa di cortese risposta.
Cordiali saluti.
Risposta
Purtroppo, l’unica alternativa per uscire all’età di 60 anni e 40 anni di contributi versati, al momento, sempre che venga effettuata la proroga nella legge di Bilancio 2019, è l’Opzione donna.
Un’altra valida alternativa è la Rendita RITA, che permette di anticipare l’età pensionistica di 5 anni, questa misura ha un vincolo fondamentale, almeno 5 anni di contributi versati nei fondi pensionistici.
Per la figura Caregiver, la nuova riforma pensioni non ha previsto nessuna agevolazione.
Pensione a 59 anni e 39 anni di contributi artigiani
Gentile signora, compirò 59 anni a novembre con 39 anni di contributi artigiani. Assisto mio marito malato di Alzheimer invalido al 100/ cento e costretti a cedere l’attività a gennaio 2017 proprio per questo motivo. Possibile che invece di ricevere un prepensionamento come caregiver debba ancora versare contributi volontari per più di 300 euro al mese fino al 2021? La ringrazio e attendo una sua risposta.
Risposta
Mi rendo conto delle difficoltà, lei potrebbe accedere all’Opzione donna, se verrà prorogata nella legge di Bilancio 2019.