Pensione anticipata Quota 41 e indennità Dis-coll, il quesito di un nostro lettore:
Le chiedo gentilmente di volermi aiutare a livello consulenziale per quanto riguarda l’oggetto. In breve, ho praticamente tutti i requisiti per accedere alla pensione anticipata quota 41, l’unico dubbio che nessuno e sottolineo nessuno inps, patronato acli, ecc.. mi hanno dato una risposta ne negativa ne positiva. Al patronato per liquidarmi mi hanno detto alla fine ” lei provi, male che vada ha speso 24 euro. Ma che risposta e’ provi? O e’ si o e’no!! Arrivo al dunque: il requisito che e’ in dubbio e’ che io, secondo la nuova legge, devo raggiungere il diritto quota 41 dopo aver usufruito dell’ammortizzatore sociale ( la disoccupazione) che nel mio caso e’di 6 mesi derivante dalla DIS-COLL, che e’ quella per lavoratori a progetto, riconosciuta e ormai consolidata nelle ultime leggi, e non la NASPI concessa ai lavoratori “normali”. In alcuni blog accreditati e molto attendibili, ho letto che rientrano anche quei lavoratori che hanno percepito appunto la dis-coll e dopo essere comunque passati 3 mesi dal godimento di tale diritto. Bene, ad oggi non sono riuscito a capire quanto ci sia di esatto in questa mia condizione. Nessuno sa darmi una reale risposta.
Criticità della quota 41 e la Dis-Coll
Una delle criticità della pensione anticipata Ape Sociale e Benefici lavoratori precoci è la questione dei lavoratori disoccupati a seguito della cessazione del contratto a termine tagliati fuori dagli anticipi, e di coloro che pur licenziati non hanno maturato i requisiti per il conseguimento degli ammortizzatori sociali, e non da ultimo la questione dei collaboratori il cui rapporto, non essendo inquadrabile nell’alveo del lavoro dipendente, rischia di non essere idoneo a garantire il conseguimento dell’APe sociale o del pensionamento con 41 anni di contributi al termine del percezione della Dis-Coll.
Ricordiamo che l’indennità di disoccupazione mensile, denominata DIS-COLL, è in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.
Possono accedere alla pensione anticipata Quota 41, i lavoratori dipendenti ed autonomi, iscritti all’AGO, che abbiano maturato almeno un anno di contributi, nello specifico corrispondente a 12 mesi e 52 settimane lavorative. L’anno di lavoro deve risultare svolto prima del compimento del 19° anno di età, inoltre bisogna trovarsi nelle seguenti categorie di tutele:
- Dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente, e che da tre mesi non percepiscono la NASPI;
- Lavoratori dipendenti e anche lavoratori autonomi, che da circa 6 mesi assistono il familiare con handicap grave ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3 (Caregiver)
- Lavoratori con una disabilità accertata superiore o uguale al 74%;
- Dipendenti che svolgono un lavoro usurante
- Dipendenti che svolgono un lavoro gravoso almeno da 6 mesi
L’indennità di disoccupazione Dis-coll dei co.co.co. (collaboratori coordinati e continuativi): a partire dal 1°gennaio 2017, non è più possibile richiedere questa prestazione per i lavoratori parasubordinati.
La dis-coll si configura per i parasubordinati o contratto a progetto, la quota 41 è solo per i contratti a tempo indeterminato, quindi lei a mio avviso non rientra nel beneficio. Potrebbe considerare altre alternative come l’APe Volontaria, la Rita, la pensione anticipata.
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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienze per la risposta, risponderemo a tutti”.