Pensione anticipata quota 41: licenziamento, naspi o attesa?

Conviene essere licenziati per poter accedere alla quota 41? Dipende dal tipo di contratto di cui si è titolari.
7 anni fa
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Buongiorno,
le chiederei una informazione sulla pensione, io sono stato operato due volte di tumore e due trombosi una polmonare e l’altra alla gamba sinistra. Ora mi trovo in una situazione che zoppico quando cammino, avrei ancora due anni da lavorare fino a febbraio 2020. Svolgo un lavoro da portierato come vigilanza privata sarei uno dei lavoratori precoci, poichè a 19 anni avevo già 5 anni di contributi versati. Quest’anno maturo 41 anni di contributi versati. Le chiedo: posso fare domanda di pensione anticipata? La mia azienda mi vorrebbe licenziare con accordo di farmi prendere la Naspi lei cosa mi consiglia? Grazie della cortesia.

 

Pur rientrando nei lavoratori precoci e maturando quest’anno i 41 anni di contributi richiesti per accedere alla quota 41 non so se potrà accedere a questo tipo di pensionamento poiché non specifica se le sue condizioni di salute le hanno portato una invalidità.

Se così fosse e se l’invalidità fosse pari o superiore al 74% rientrerebbe nei benefici previsti per i lavoratori precoci e rientrerebbe, alla maturazione dei 41 anni di contributi, al diritto della pensione con la quota 41 per i lavoratori precoci.

Se, invece, non è in possesso di una certificazione di invalidità non ha possibilità di accedere alla quota 41 e la proposta della sua azienda potrebbe essere allettante poiché licenziandola, oltre alla possibilità di accedere alla Naspi, le darebbe anche lo status di disoccupato che le permetterebbe, a questo punto, di accedere alla pensione dei precoci poiché è rivolta anche ai “lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che non percepiscono più da almeno tre mesi la prestazione per la disoccupazione loro spettante”.

Conclusioni

A questo punto, se lei è assunto con contratto a tempo indeterminato (e solo in questo caso) e la sua azienda è disposta a procedere al licenziamento io accetterei senza esitazione: oltre a percepire la Naspi questo la porterebbe a poter accedere alla pensione dei lavoratori precoci una volta trascorsi 3 mesi dall’aver terminato di percepire la Naspi spettante.

In ogni caso, per sicurezza, si rivolga anche ad un patronato per valutare la sua situazione contributiva.

 

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