Mi permetto di disturbarLa per avere un Suo parere sulla mia posizione attuale, in attesa di poter accedere alla pensione.
Intanto alcuni dati: 65 anni.
La mia carriera lavorativa è suddivisa in due parti. Una prima parte come dipendente ed una seconda parte come professionista, inquadrato nel settore Commercianti.
In data 30 giugno 2016 (con 40 anni e 6 mesi di contributi regolarmente versati) ho cessato l’attività e ho chiuso la partita I.V.A. per mancanza di lavoro e di conseguenza per l’impossibilità di pagare anticipi ed acconti previti dalla legge. Quindi, in maniera responsabile, per non indebitarmi e non creare disagi a nessuno, ho cessato l’attività.
Ho presentato ancora oltre un anno fa, all’ I.
Comunque io non porto a casa un centesimo già da prima di chiudere la partita I.V.A.
A.P.E. Social, neanche parlarne. Ci sono i termini di contributi versati ed età, ma poi non ho altre condizioni ( parente invalido, disoccupato,licenziato,…)
A.P.E. Volontaria: Mi dicono che non sono pubblicati i decreti attuativi.
Reddito di Inclusione: Possibile ?
RITA: Possibile ?
Francamente spero di non dover aspettare giugno 2020 al compimento dei 67 anni, per avere la pensione a termini di vecchiaia, anche perchè non ci arriverei economicamente e di vendere la casa non se ne parla.
La ringrazio anticipatamente per la Sua gentile risposta.
Con l’occasione Le porgo i migliori saluti.
La sua situazione non è affatto rosea.
In effetti di Ape sociale neanche a parlarne, anche se magari una proroga del 2019 potrebbe portare ad un ampliamento della platea dei beneficiari (anche se personalmente ci credo poco). Per quanto riguarda la Rita, così come per l’Ape volontario, si attendono i decreti attuativi ed in ogni caso potrebbe accedervi soltanto se in possesso di un fondo previdenziale integrativo (di cui non se se è in possesso): in ogni caso può approfondire leggendo: Pensione anticipata RITA, i casi possibili con riferimento alle ultime novità 2018
Reddito di inclusione, mi chiede se è possibile, io le illustro le condizioni, poi valuti lei se vi rientra.
Reddito di Inclusione Attiva, REI, a chi si rivolge
Il REI si rivolge ai nuclei familiari residenti in Italia in via continuativa da almeno 2 che si trovino in almeno una delle seguenti condizioni:
- presenza di un minorenne
- presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore
- presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica)
- presenza di una persona di età pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione
- Dal 1 luglio vengono meno i requisiti familiari e restano in vigore solo quelli economici.
Il nucleo familiare deve rispondere anche ai seguenti requisiti economici:
- un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
- un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
- un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
- un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
Non deve, inoltre, percepire altre prestazioni o ammortizzatori sociali, non deve possedere autoveicoli o motoveicoli immatricolati per la prima volta nei 24 mesi precedenti la richiesta e non deve possedere navi e imbarcazioni da diporto.
Per dubbi e domande contattami: [email protected]
Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.