Pensione anticipata: se si lavora la finestra di attesa sale l’assegno?

Se si decide di lavorare nella finestra di attesa della pensione il montante contributivo aumenta e di conseguenza anche l'assegno pensionistico.
5 anni fa
1 minuto di lettura
Pensione di reversibilità
Foto © Licenza Creative Commons

Buonasera, vorrei sapere per cortesia se lavorando i 3 mesi della finestra più 1 l’importo della pensione cosa cambierebbe. Io dovrei andare con 41,10 mesi il 31 luglio 2020 ma lavorerei fino 31 dicembre 2020.

La pensione anticipata, dopo il decreto legge numero 4 del 2019, prevede per la decorrenza della pensione 3 mesi di finestra di attesa dal momento che si raggiunge il requisito contributivo per l’accesso. I 3 mesi di finestra possono essere lavorati o meno e questa è una scelta del lavoratore stesso.

Se il lavoratore decide di non lavorare nel periodo di finestra di attesa, deve essere consapevole che può lasciare il lavoro solo una volta raggiunto il requisito contributivo necessario all’accesso alla pensione anticipata e che nel corso dei 3 mesi di attesa per la decorrenza della pensione non percepirà nè stipendio nè pensione.

Se il lavoratore, invece, decide di lavorare fino alla decorrenza della pensione e, quindi, anche durante la finestra di attesa, accumulerà un minimo di 3 mesi di contributi in più che al momento della liquidazione della pensione andranno ad incidere (anche se di poco) sull’importo dell’assegno liquidato.

Per rispondere, quindi, alla domanda della nostra lettrice, se matura i requisiti di accesso a luglio ma continua a lavorare fino al 31 dicembre, la sua pensione sarà calcolata con 5 mesi di contributi versati in più.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Nuovo aggiornamento software ISA 2019: quali modifiche include

Ottobre e novembre 2022: quali aumenti Vodafone per rete fissa e mobile?
Articolo seguente

Ultima chiamata per le offerte Vodafone a partire da 4,99 euro