Pensione anticipata senza limiti di età, ecco tutti i lavoratori che possono approfittarne

C’è una misura strutturale del sistema che difficilmente verrà ritoccata e che permette di ottenere una pensione anticipata. Anche perché sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale italiano (INPS) è scritto a chiare lettere che possono accedervi quanti competano determinati requisiti entro la fine del 2026. Quindi, ecco che la pensione senza limiti di età prevista dalla quota 41 per i precoci, è senza dubbio una valida occasione. Soprattutto per chi svolge un lavoro particolarmente logorante. Oggi vedremo che genere di attività bisogna svolgere, per quanto tempo, e come si può ottenere questa pensione anticipata che non ha limiti anagrafici.
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3 mesi fa
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C’è una misura strutturale del sistema che difficilmente verrà ritoccata e che permette di ottenere una pensione anticipata. Anche perché sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale italiano (INPS) è scritto a chiare lettere che possono accedervi quanti competano determinati requisiti entro la fine del 2026. Quindi, ecco che la pensione senza limiti di età prevista dalla quota 41 per i precoci, è senza dubbio una valida occasione. Soprattutto per chi svolge un lavoro particolarmente logorante.

Oggi vedremo che genere di attività bisogna svolgere, per quanto tempo, e come si può ottenere questa pensione anticipata che non ha limiti anagrafici.

“Salve, mi chiamo Pino e sono un operaio di fabbrica ormai da 20 anni addetto al montaggio degli interni dei furgoni. Ho in tutto 40 anni di contributi. Senza figurativi, se escludiamo una decina di mesi totali di malattia. Oggi ho 59 anni di età e pur se operaio della linea a catena, non ho la facoltà di andare in pensione con lo scivolo usuranti. Volevo capire se potevo sfruttare altre strade per andare in pensione o se la mia unica possibilità sarà la pensione di vecchiaia a 43 anni di contributi o oltre, visto che si parla di inasprimenti futuri.“

Pensione anticipata senza limiti di età, ecco tutti i lavoratori che possono approfittarne

L’INPS sul suo portale sottolinea come chi può far valere dodici mesi di contribuzione effettiva (non figurativa) antecedente il 19° anno di età anche discontinuamente, se matura anche 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2026, può andare in pensione con la quota 41 per i lavoratori precoci.

La misura riguarda soggetti che appartengono a determinate categorie. Infatti la quota 41 per i precoci vale per i disoccupati ma solo a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, scadenza del contratto a termine, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. Perché serve percepire prima tutta la Naspi spettante e le cause di perdita di lavoro che danno diritto alla Naspi sono quelle prima esposte.

Infatti per poter presentare domanda di quota 41 per i precoci è necessario che l’ultima Naspi spettante sia stata incassata 3 mesi prima della domanda di pensione.
La quota 41 può essere percepita anche da invalidi almeno al 74% o da chi assiste il coniuge o un genitore, invalido grave sotto legge 104 (oppure parenti e affini entro il secondo grado che si trovano senza genitori o coniugi o con genitori e coniugio over 70 o al loro volta disabili). Il caregiver però deve risultare da almeno 6 mesi residente in una casa con lo stesso numero civico del disabile, anche se in interni diversi. Infine, quota 41 per i precoci anche per chi svolge un lavoro logorante e troppo pesante.

Lavori gravosi utili alla quota 41, ecco quali sono le attività

Il tipo di lavoro svolto quindi dà la possibilità di andare in pensione con la quota 41 per i precoci. Sia i lavori gravosi che i lavori usuranti vanno bene. Queste attività devono essere state svolte per 7 anni negli ultimi 10 della carriera o per 6 anni degli ultimi 7 anni. Ma quali sono queste attività? Sempre rifacendosi al sito dell’INPS e all’elenco predisposto, per lavori gravosi si intende chi svolge una delle seguenti attività:

  • operai dell’industria estrattiva, della manutenzione degli edifici e lavoratori edili in genere;
  • gruisti e conduttori di macchinari mobili utili alla perforazione nelle costruzioni;
  • facchini e addetti allo spostamento di merci e simili;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • macchinisti dei treni e personale viaggiante in ferrovia;
  • camionisti;
  • ostetriche delle sale parto e infermieri delle sale operatorie che operano in turni;
  • badanti e addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
  • insegnanti ed educatori della scuola dell’infanzia o degli asili nido;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • netturbini e addetti a raccogliere e smaltire i rifiuti;
  • agricoli e addetti alla zootecnia e alla pesca;
  • pescatori;
  • siderurgici;
  • marittimi.

Anche i lavori usuranti per la quota 41 per i lavoratori precoci

Dentro questa pensione anticipata con la quota 41 per i precoci anche coloro che svolgono lavori che danno diritto a quanto previsto dal decreto legislativo del 21 aprile 2011, precisamente il numero 67 che riguarda le attività di lavoro usurante già precedentemente previste dal decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del 19 maggio 1999.

In pratica le stesse attività che concedono il diritto a rientrare nello scivolo lavoro usurante con quota 97,6 a 61 anni e 7 mesi di età con 35 anni di contributi,danno diritto alla pensione senza limiti anagrafici della quota 41 per i precoci.
Le attività usuranti previste sono:

  • lavori in galleria, cava o miniera;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • palombari;
  • lavori con costante esposizione ad alte temperature;
  • lavorazione del vetro cavo;
  • lavori svolti in spazi ristretti;
  • lavori collegati al trattamento e all’asportazione dell’amianto.

Come per lo scivolo usuranti anche per la quota 41 come lavoro precoce rientrano anche coloro che svolgono una delle seguenti attività lavorative:

  • addetti alla linea catena;
  • lavoratori notturni;
  • autisti dei mezzi di trasporto pubblici con massa a pieno carico superiore ai 9 posti.

I requisiti della pensione anticipata e come funziona la quota 41 precoci

Ricapitolando, tutti i contribuenti prima citati, sia come lavoro svolto che per altre condizioni di svantaggio (invalidi, disoccupati e caregivers), possono andare in pensione con la quota 41 per i precoci. Una pensione anticipata che permette di uscire dal lavoro senza alcun limite di età. basta arrivare a 41 anni di contributi. Un anno deve essere stato versato prima del compimento del diciannovesimo anno di età. A prescindere che sia un anno continuo di lavoro o meno. E 35 anni di contributi devono essere neutri da contributi figurativi, ma solo per quelli relativi a periodi di disoccupazione o di malattia.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

6 Comments

  1. Lavoro da bracciante agricolo dall’ età di 16 anni attualmente oggi o56 anni e 40 anni di contributi sempre nei bracciante agricolo chiedo quando posso andare in pensione grazie

  2. Al 31/12/24 avrò 43 anni e 5 mesi di contributi.
    Sono nato a maggio del 1960.
    Visto che potrei lavorare fino al 67′ anni di età,
    Vorrei andare in pensione nel 2024, perdo molto sulla quota di pensione se anticipo l’ uscita?
    Si ringrazia anticipatamente

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